Politica e Sanità

17 Giugno 2014

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Che l'assistenza integrativa rientrasse nel conteggio del fatturato annuo delle farmacie rurali in Veneto era cosa assodata da tempo e poco ha fatto la sentenza del consiglio di Stato che ha preso una posizione sul tema, ma, in mancanza dell'aggiornamento al costo della vita del fatturato di riferimento, che potrebbe essere una soluzione al problema e su cui la discussione è aperta, rispetto ad altre Regioni, c'è a disposizione un aiuto: il fondo di 300.000 euro, da erogare entro il 2014, che era stato inserito nella Finanziaria regionale. L'analisi arriva da Alberto Fontanesi, (foto) presidente Federfarma Veneto, che spiega: «Sulla questione si sta dibattendo, non solo nella nostra Regione. Da noi c'era stata in passato una sentenza del Tar che aveva interpretato la situazione in maniera favorevole alle farmacie, ma di fatto la Regione ha seguito l'impostazione che vede concorrere nel fatturato delle farmacie non solo quanto è oggetto di convenzione, ma quanto rientra nei Lea, compreso assistenza integrativa, Nomenclatore tariffario». Al di là dell'interpretazione, «quello su cui si sta discutendo è proprio l'applicazione della legge - per altro poco chiara - che prevede un aggiornamento al costo della vita del fatturato di riferimento. Già questo potrebbe bastare per alleviare la situazione. Anche se penso che il rinnovo della convenzione a livello nazionale potrà essere anche su questo tema un'opportunità, anche rivedendo il sistema in maniera complessiva». C'è da dire comunque che «in Veneto siamo riusciti a ottenere un aiuto per le rurali sussidiate: il fondo di 300mila euro che era stato stabilito nella Finanziaria regionale e che dovrà essere erogato entro il 2014. Si tratta di una cifra derivante dai risparmi ottenuti dalla Regione a seguito dell'attuazione dell'Accordo tra Veneto, Federfarma e Assofarm per attuare la distribuzione per conto, che verrà data alle farmacie in maniera inversamente proporzionale all'importo del fatturato Ssn e su cui a breve ci saranno aggiornamenti».

Francesca Giani