Politica e Sanità
08 Luglio 2014Paracetamolo, ibuprofene, diclofenac e nimesulide, è con questo ordine che i quattro farmaci risultano essere i più usati dai pazienti per la gestione del dolore, saltuario o cronico. Il dato è emerso da un'indagine nell'ambito del progetto NienteMale Roma, promosso dall'Ordine dei Farmacisti della Provincia di Roma, dalla Fondazione Gigi Ghirotti e da Federfarma Roma e, con il patrocinio del Ministero della Salute, che ha coinvolto i farmacisti in una survey sulla gestione del dolore. Il questionario è stato sottoposto a circa 1.000 persone che hanno avuto accesso a farmaci antalgici in 100 farmacie di Roma, nel periodo 31 marzo-6 aprile 2014. «Il 74% degli intervistati ha più di 50 anni» ha spiegato Antonino Annetta, vice presidente di Federfarma Roma, in occasione della presentazione dei risultati svoltasi a Roma nei giorni scorsi «e nel 59% dei casi soffre di dolore di tipo saltuario, contro un 41% che invece è affetto da un dolore cronico. Tra i farmaci utilizzati» ha proseguito «figura al primo posto il paracetamolo, indicato dal 27% delle persone, seguito da ibuprofene (24%), diclofenac (13%) e nimesulide (10%). Il 40% degli intervistati dichiara di curarsi facendo ricorso a farmaci da automedicazione (Sop e Otc), il 20% ricorre al consiglio del farmacista, gli altri si rivolgono al medico di medicina generale (20%) e allo specialista (20%). Il 63% degli intervistati, infine, afferma di misurare il proprio dolore». Emerge, dunque, una figura di farmacista come primo alleato del paziente con dolore che lo supporta nella gestione in appropriatezza terapeutica in caso di dolore lieve-moderato, che lo indirizza allo specialista ove necessario e che lo sensibilizza alla possibilità di cura attraverso un percorso terapeutico validato. L'indagine, si legge in una nota, ha anche offerto «strumenti e approcci metodologici che consentono di migliorare l'efficacia e l'appropriatezza della gestione del dolore come previsto dalla legislazione vigente» vale a dire la Legge 38/2010. La recente norma, ha commentato Marco Spizzichino, membro della Commissione nazionale cure palliative e terapie del dolore, «tutela il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore anche attraverso l'individuazione di figure professionali con specifiche competenze ed esperienza. In questo contesto il farmacista ha un ruolo strategico perché partecipa nella gestione sull'uso terapeutico dei farmaci, collabora a informare i pazienti e i familiari sulla terapia prescritta dal medico e partecipa alle campagne di informazione ed educazione sull'uso corretto dei farmaci».
Simona Zazzetta
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