Politica e Sanità

21 Luglio 2014

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Il Comitato etico della Provincia autonoma di Trento ha approvato il protocollo di sperimentazione Re-I-Mur, relativo alla terza fase dello studio della revisione dell'uso dei medicinali in farmaci (Medicine use review). Lo ha annunciato, in una nota, Fofi, che patrocina lo studio, in cui ricorda che con questa approvazione «sono sette i Comitati etici che si sono pronunciati positivamente, gli altri sono quelli di Lombardia, Sardegna, Provincia di Bolzano, Puglia (Lecce), Friuli e Lazio». Secondo Fofi «la revisione dell'uso dei medicinali è la più importante tra le prestazioni avanzate svolte dal farmacista e nei paesi in cui è stata adottata e finanziata dal Servizio sanitario, come in Gran Bretagna e Canada, ha dimostrato di migliorare l'aderenza alle cure prescritte dal medico e i risultati della terapia, oltre a ridurre sprechi e costi sanitari evitabili, come quelli dovuti ad aggravamenti e accessi al pronto soccorso». In Italia è attivo in 15 regioni, prosegue la nota, per un totale di 360 farmacisti e 1.800 pazienti affetti da asma sotto la guida della Medway school of pharmacy dell'Università del Kent, quello oggi in corso sarà fra i più grandi e forse il più grande studio europeo sulla farmacia di comunità per distribuzione logistica e ampiezza della distribuzione del campione (75% delle regioni italiane). «Per questa ricerca abbiamo osservato con il massimo scrupolo il gold standard delle procedure» spiega il presidente della Fofi, senatore Andrea Mandelli «perché vogliamo che dalla sperimentazione escano dati metodologicamente inattaccabili, e siamo orgogliosi che i Comitati etici stiano riconoscendo il nostro impegno, a cominciare da quello di Brescia, che è il Comitato riferimento. A tutti loro va il nostro ringraziamento. Devo anche complimentarmi con i team leader e con i presidenti di Ordine coinvolti per l'ottimo lavoro che stanno svolgendo».  Andrea Manfrin, principal investigator dello studio fa sapere che il progetto rispetta la tabella di marcia stabilita: «Procedendo a questo ritmo contiamo di poter avviare entro settembre la formazione dei partecipanti allo studio».

Simona Zazzetta