Politica e Sanità
09 Settembre 2014«Adesso bisogna parlare di servizi, visto che sono parte integrante dell'intesa, altrimenti l'accordo sulla Dpc risulta non essere, per le farmacie, così vantaggioso. Anche perché i risparmi per la Regione ci sono». Esordisce così Francesco Mangano, presidente di Federfarma Sicilia, quando gli chiediamo un bilancio dell'intesa, da settembre a regime, dopo i primi sei mesi di sperimentazione. «L'accordo ha previsto il passaggio in distribuzione per conto di tutto il Pht, che in precedenza, sia pure con una grande variabilità provinciale, era in parte distribuito attraverso la diretta e in parte in regime convenzionale. Non abbiamo un dato regionale, perché alcune Asp ancora non ci hanno mandato i risultati, ma per esempio nella provincia di Messina c'è stata una forte diminuzione della convenzionata imputabile alla Dpc: nei primi tre mesi dell'anno, quando ancora non era in vigore l'accordo, la convenzionata ha segnato un -7,8%. Nei tre mesi successivi, che hanno visto la partenza della Dpc, la diminuzione della convenzionata è arrivata a -16, 17%. Il risparmio per la Regione è evidente anche se va detto che la situazione non è ancora omogenea e molto dipende dai distributori: nelle zone in cui sono di più piccole dimensioni e di numero maggiore, è più facile registrare mancanze del farmaco cosicché, secondo quanto prevede l'accordo, si passa alla distribuzione in convenzionata». A questo punto, continua Mangano, «ci aspettiamo che le economie rimangano al sistema e si dia corpo anche alla parte dell'accordo sulla farmacia dei servizi, con l'attivazione della distribuzione dei presidi per diabetici, il Cup, i progetti sull'holter pressorio, e così via. È vero che risultato dell'accordo è anche il recupero in farmacia dei farmaci che in precedenza erano in distribuzione diretta, ma senza la seconda fase l'impatto per le farmacie rischia di non essere così vantaggioso e il calo della convenzionata se non ulteriormente compensato rischia di farsi sentire soprattutto in quelle zone dove la diretta non era così forte. Per questo ci auguriamo in tempi brevi l'attuazione di tutto l'accordo».
Francesca Giani
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