Politica e Sanità

23 Settembre 2014

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Sono quasi 860mila le ricette dematerializzate che nel giro di 18 giorni sono state prese in carico dalle farmacie del Veneto - complessivamente sono state oltre 1.283mila, pari all'85% delle prescrizioni effettuate dai medici di medicina generale - e al loro interno sono stati erogati con questo metodo il 97% dei farmaci prescritti. Un risultato, questo, che rende evidente l'impatto del lavoro delle farmacie e «dal quale ci auguriamo possano essere ulteriormente riconosciuti da parte della Regione lo sforzo e i sacrifici fatti». Anche perché sono anche questi risultati, raggiunti in così poco tempo, è il pensiero di Alberto Fontanesi, presidente di Federfarma Veneto, «che hanno valso l'assegnazione, tra 112 partecipanti, del premio Egov 2014 alla Regione e all'Arsenal» e che, per quanto riguarda la ricetta dematerializzata, potrebbero produrre, come ha ricordato Arsenal, «un risparmio di 3.244.901 euro ogni anno, tenendo conto del costo-opportunità del personale delle aziende,  del costo delle ricette e del costo dei servizi di gestione della ricetta cartacea». Il risultato, quindi, continua Fontanesi, «va condiviso con tutti i farmacisti i quali, pur avendo affrontato e continuando ad affrontare problemi organizzativi e qualche ritardo, si sono spesi per la buona riuscita del progetto. Ora continuiamo a lavorare augurandoci che i problemi non ancora risolti trovino una rapida soluzione grazie al supporto della Regione Veneto, come avvenuto fino ad ora». Da Federfarma il punto anche sul Fascicolo sanitario elettronico - altro progetto che è stato premiato in particolare per l'attività di certificazione (labelling) di interoperabilità dei software sanitari: «è un filone su cui si è al lavoro, che certamente offrirà nuove opportunità economiche e professionali alle farmacie. Ancora la strada è lunga e per quanto ci riguarda siamo ancora a una fase di dibattito».