Politica e Sanità

31 Ottobre 2014

---

È vero che i Comuni sono chiamati dalla Legge di Stabilità a tagli ingenti e che questi possono essere tradotti in vario modo ma riteniamo positivo che, almeno per il momento, non sia prevista nessuna misura sulle farmacie comunali, nonostante quanto ventilato dal Piano Cottarelli. A fare il punto Francesco Schito, vice presidente di Assofarm, che abbiamo sentito all'indomani dell'incontro tra Governo e Comuni sui tagli. Tagli che «al momento non sono chiari, visto che il Governo li quantifica in 1,2 miliardi di euro mentre secondo il presidente Anci, Piero Fassino, le norme della Legge di Stabilità peserebbero per 3,7 miliardi». Per quanto riguarda le misure inerenti le partecipate «rimangono escluse le farmacie e, dopo quanto ventilato dal Piano Cottarelli, ci sembra un elemento in qualche modo positivo. Certo che occorrerà vedere se ci saranno emendamenti in corso di esame». Se tutto rimane così, «resterà da capire come i Comuni tradurranno i tagli richiesti dal Governo, ma credo che la considerazione del valore di mercato attuale dell'eventuale vendita di farmacie comunali, nonché il fatto che molte portano guadagni alle amministrazioni, non potrà non essere di peso».

Francesca Giani