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Politica e Sanità

19 Novembre 2014

Legge Ue su farmaci a base di erbe: in 10 anni migliaia di registrazioni


A dieci anni dall'introduzione della legislazione europea sui medicinali a base di erbe, sono oltre 1.300 i prodotti registrati e oltre 600 di questi sono stati autorizzati alla commercializzazione sulla base di un utilizzo consolidato negli Stati dell'Unione europea. L'Agenzia europea per i medicinali segnala che oggi la vendita di questi medicinali è accompagnata da informazioni chiare e armonizzate in tutti i Paesi; i cittadini, quando utilizzano rimedi erboristici per automedicazione, sono dunque in condizione di compiere scelte informate e i professionisti possono disporre per le prescrizioni di informazioni esaurienti. Era proprio questo l'obiettivo della direttiva del 2004, che intendeva proteggere la salute pubblica dei milioni di cittadini europei che si curano con prodotti erboristici.
Dalla sua entrata in vigore, l'apposito comitato dell'Ema (Hmpc, Committee on herbal medicinal products) ha emesso ben 128 opinioni scientifiche: si tratta di monografie sui prodotti ottenuti da erbe medicinali, che contengono informazioni sull'uso terapeutico, le controindicazioni, le interazioni con altre medicine e i potenziali effetti indesiderati, sulla base della revisione di tutti i dati scientifici e delle informazioni storiche, con dati su qualità, efficacia e sicurezza. Queste opinioni scientifiche sono utilizzate dagli Stati membri dell'Unione per valutare le medicine erboristiche.
Tra le medicine vegetali autorizzate, il maggior numero è indicato per disturbi gastrointestinali e poi, a seguire, da quelle per curare tosse e raffreddore, per problemi ginecologici e del tratto urinario, della pelle, dolori e infiammazioni, stress e disturbi dell'umore e del sonno. Il comitato Hmpc ha inoltre sviluppato venti linee guida da usare come standard nei processi di registrazione e autorizzazione.
Il prossimo obiettivo del comitato è l'ampliamento della propria attività alla fitoterapia e in particolare ai medicinali costituiti da una combinazione di più erbe, come avviene per esempio nella medicina tradizionale cinese, sempre più spesso utilizzata anche in Europa.

Renato Torlaschi

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