Integratori: mercato in costante crescita ma servono regole adeguate
Il mercato degli integratori alimentari ha dimostrato di resistere agli effetti della crisi economica e ha continuato a crescere dal 2008 in poi, in controtendenza alle altre categorie merceologiche. Per svilupparsi ancora, però, questo settore necessita di regole chiare e coerenti con la natura dei prodotti. Questa, in sintesi, la fotografia scattata da Marco Fiorani, presidente FederSalus, a margine di un seminario organizzato a Milano dalla stessa associazione. Come spiega il successo degli integratori? «L'attenzione ad aspetti come salute, prevenzione e benessere è molto cresciuta negli ultimi 10 anni» risponde Fiorani. «Nell'ambito di uno stile di vita sostanzialmente cambiato (attraverso maggiore attività fisica e più attenzione all'alimentazione) l'integratore alimentare ha acquisito un ruolo al quale le persone non rinunciano, anche in caso di minori risorse finanziarie. Il settore inoltre ha saputo rispondere ai bisogni molto differenziati dei consumatori con prodotti sempre più mirati e attenti anche all'aspetto qualitativo». Il canale farmacia, nonostante la pressione del gross market, resta il canale d'elezione, con quasi il 90% degli integratori distribuiti. «È un dato significativo» commenta il presidente di FederSalus. «Il consumatore, quando cerca prodotti per la salute, si rivolge alla farmacia e il farmacista sa che, al di là del farmaco da usare quando ci sono patologie già in corso, il mantenimento della riduzione dei rischi e la prevenzione sono altrettanto importanti». Eppure gli aspetti normativi non sembrano capire le identità del settore. «Gli integratori non sono né farmaci né cosmetici e non è possibile riportare le stesse regole all'interno di altri settori perché non se ne rispettano le relative identità». Per esempio? «La carenza normativa più macroscopica sta nel fatto che, per riportare su un alimento (categoria di cui fanno parte gli integratori) un'indicazione salutistica - riferita al mantenimento del benessere di persone sane - si pretende di applicare il criterio dello studio registrativo clinico randomizzato in doppio cieco. Ciò è del tutto impraticabile. La Commissione europea e la stessa Efsa se ne sono rese conto, tanto che l'applicazione del regolamento è stata sospesa, anche perché le associazioni nazionali ed europee si sono rivolte alla Corte di Giustizia europea. Ora siamo in un periodo di transizione e nei prossimi mesi si dovrà decidere che tipo di criteri utilizzare per l'affermazione dei claims salutistici».
Arturo Zenorini
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!
Per contrastare la compravendita illegale di farmaci per uso veterinario il Ministero sta studiando un logo, un bollino di qualità sulla falsa riga di quanto fatto per le farmaciePer...
La Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per il trattamento dell'artrite reumatoide attiva di grado da moderato a severoLa Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per...
Solo il 2% delle farmaciste donne possiede una farmacia nonostante rappresentino il 62% della forza lavoro, è quanto emerge dal sondaggio "Survey of registered pharmacy professionals 2019" del...
Acquistare i farmaci su internet attraverso siti non autorizzati è un fenomeno in continua crescita e l'unica arma per contrastarlo resta l'educazione sanitaria e l'orientamento dei cittadini...
Resta aggiornato con noi!
La tua risorsa per news mediche, riferimenti clinici e formazione.
Dichiaro di aver letto e accetto le condizioni di privacy
Il webinar approfondisce il ruolo della Medicina dei Sistemi e dei farmaci a basse dosi nella gestione dell’astenia e del burnout, due condizioni sempre più diffuse a causa dei ritmi stressanti della vita moderna.
21/05/2025
Evento Online
AZIENDE
L’essenziale per l’igiene e la detersione in viaggio