Vaccini e test diagnostici nelle farmacie. Decreto Riaperture alla Camera: ecco cosa prevede
Vaccinazione e diagnostica con prelevamento del campione biologico a livello nasale, salivare od orofaringeo entra nei servizi erogati dalle farmacie. Ecco cosa prevede il Dl Riaperture
La vaccinazione nella farmacia sotto casa e la diagnostica con tampone stanno per aggiungersi definitivamente ai nuovi servizi erogati dalle farmacie disciplinati a partire dal 2009 con il decreto legislativo 153. Il decreto-legge Riaperture, in fase di conversione alla Camera e su cui si voterà oggi la fiducia posta dal Governo, consente infatti ai cittadini di rivolgersi alle farmacie per la vaccinazione sia contro il virus Sars-CoV-2 sia contro l'influenza stagionale con oneri a proprio carico. Nel testo, per il quale è atteso il voto finale entro e che poi passerà al Senato, ci sono importanti novità per medici di famiglia, farmacisti, scuole, cittadini.
Test con campione biologico e vaccini a regime nella Farmacia dei servizi
All'articolo 2 si disciplina con un emendamento approvato in Commissione Affari Sociali, che riassume analoghe previsioni di emendamenti di Beatrice Lorenzin (Pd), Andrea Mandelli (FI), Nicola Stumpo (LeU), Rossana Boldi (Lega) l'effettuazione di vaccini a soggetti maggiorenni da parte di farmacisti opportunamente formati mediante corsi messi a punto dall'Istituto superiore di sanità. La norma interviene sul Dlgs 153 del 3 ottobre 2009 e ai servizi della farmacia elencati all'articolo 1, comma 2, dopo la lettera e-ter) inserisce il comma e-quater, ovvero la possibilità di somministrare in farmacia vaccini anti Sars-CoV-2 ed antinfluenzali a soggetti sopra i 18 anni con personale formato da corso abilitante (e successivi aggiornamenti annuali) e con oneri a carico degli assistiti, "previa presentazione di documentazione comprovante la pregressa somministrazione di analoga tipologia di vaccini". In farmacia è inoltre consentito effettuare "test diagnostici che prevedono il prelevamento del campione biologico a livello nasale, salivare od orofaringeo, da effettuare in aree, locali o strutture, anche esterne, dotate di apprestamenti idonei sotto il profilo igienico-sanitario e atti a garantire la tutela della riservatezza".
I requisiti per eseguire test diagnostici
Le aree, i locali o le strutture esterne alla farmacia devono essere "comprese nella circoscrizione farmaceutica prevista in pianta organica di pertinenza della farmacia stessa". Il comma subito precedente è l'articolo e-ter novellato un anno fa dalla Legge di Bilancio 2021 (Legge 178/2020) la quale all'articolo 1, comma 420, ha consentito in via definitiva nelle farmacie l'effettuazione diretta tramite pungidito del prelievo di sangue capillare per l'esecuzione di test diagnostici.
Il presidente di Federfarma Marco Cossolo osserva, in un commento alle agenzie stampa come l'emendamento approvato stabilizzi la competenza vaccinale delle farmacie, oltre ai tamponi antigenici e salivari, come conseguenza al "grande lavoro svolto dai farmacisti nella pandemia" che ha portato all'effettuazione di "3 milioni di vaccini, circa 60 milioni di test sierologici» e alla stampa gratis di oltre 80 milioni di Green pass. Mi sembra - ha precisato - che si tratti di un iter 'normale' e conseguente al nostro impegno: Governo e Parlamento prendono atto del fatto che il nostro lavoro è stato utile a cittadini e lo mettono a sistema".
Lavoro: incarichi a sanitari stranieri, lavoro agile
Altre misure interessano i datori di lavoro: l'articolo 10 proroga al 31 agosto la possibilità, nel privato, di ricorrere al lavoro agile senza tornare agli accordi individuali richiesti per legge. In corsia si possono conferire a tutto il 2022 incarichi a sanitari in quiescenza anche disiscritti dall'Albo, di lavoro autonomo e co.co.co. e a tutto il 2023 incarichi a sanitari stranieri riconoscendo qualifiche conseguite all'estero e regolate da specifiche direttive dell'Unione europea. Valide solo fino al 30 giugno 2022 le disposizioni che prevedono per i dipendenti privati con almeno un figlio con disabilità grave o bisogni educativi speciali il diritto al lavoro agile e tra i dipendenti pubblici danno priorità nell'accesso al lavoro agile. Misure organizzative importanti in prospettiva sono contenute all'articolo 2 che disciplina la cessazione del Commissario straordinario dalle funzioni e crea al suo posto di un'Unità per il completamento della campagna vaccinale fino al 31 dicembre 2022 ma nel contempo prepara il ministero della Salute ai compiti - anche di approvvigionamento farmaci - che rileverà dal Commissariato nel 2023 coprendo a regime 56 assunzioni con 3 milioni annui di stanziamento.
Fine stato emergenza, le nuove regole fino al 15 giugno
Il decreto-legge in esame in aula alla Camera è il 24 dello scorso 24 marzo ma rispetto alle date fissate in precedenza - 1° maggio - proroga al 15 giugno le principali novità, in particolare sull'uso delle mascherine e sulle assenze scolastiche. Al chiuso, si continuerà ad indossare le mascherine Ffp2 su aerei navi, treni, mezzi pubblici locali e scuolabus nonché in teatri, concerti, cinema, night e discoteche. La mascherina resta d'obbligo pure per i lavoratori, gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie, Rsa, hospice, strutture riabilitative dove fino a fine anno si può entrare solo se si è muniti di green pass rinforzato, o se in alternativa si è effettuato tampone rapido con esito negativo nelle ultime 48 ore. I direttori sanitari possono adottare misure più restrittive ma se il Dipartimento di prevenzione Asl non è d'accordo può annullarle entro 3 giorni con provvedimento motivato. La mascherina resta nelle scuole per età superiore a 6 anni, ma i contatti stretti di soggetto positivo non vanno più in quarantena, devono solo effettuare l'autosorveglianza con tampone al 5° giorno dal contatto o in caso di sintomi positivi.
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A cura di Simona Zazzetta
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