Farmaci
24 Agosto 2023 Secondo un recente studio la nitroglicerina transdermica nelle donne in menopausa non porta miglioramenti stabili in frequenza o gravità delle vampate di calore
Vampate di calore da moderate a gravi migliorate solo a breve termine, ma a costo di effetti collaterali, specie cefalea, in diversi casi. In sintesi, la nitroglicerina transdermica in continuo per il trattamento delle vampate di calore nelle donne in peri-menopausa e post-menopausa non comporta miglioramenti stabili in frequenza o gravità delle vampate di calore rispetto al placebo. Ecco quanto conclude su Jama Internal Medicine un articolo firmato da Alison Huang del Dipartimento di medicina all'Università della California di San Francisco, e colleghi. Lo riporta Doctor33.
Riduzione delle vampate solo a breve termine Per verificare se la terapia transdermica ininterrotta con nitroglicerina fosse in grado di ridurre frequenza e gravità delle vampate di calore correlate alla menopausa, i ricercatori della UC San Francisco hanno testato l'uso ininterrotto di cerotti alla nitroglicerina, terapia vasomotoria consolidata per le crisi anginose da malattia coronarica, nelle le donne in menopausa che lamentavano ripetute vampate di calore giornaliere. «Dato che l'ossido nitrico svolge un ruolo dimostrato nella vasodilatazione correlata alle vampate di calore, i farmaci non ormonali che inducono tolleranza ai nitrati potrebbero offrire benefici terapeutici per i sintomi vasomotori», scrivono gli autori.
Per capire se la somministrazione continua di nitroglicerina transdermica allo scopo di indurre tolleranza crociata ai nitrati diminuisse la frequenza o la gravità delle vampate di calore in menopausa, gli esperti hanno progettato uno studio in doppio cieco controllato con placebo cui hanno preso parte 141 donne in peri-menopausa o post-menopausa che riferivano 7 o più vampate di calore al giorno, randomizzate da un singolo centro accademico tra luglio 2017 e dicembre 2021. Le partecipanti sono state trattate con uso quotidiano ininterrotto di NTG transdermico (titolazione della dose diretta dal partecipante da 0,2-0,6 mg/h) o identici cerotti placebo. L'indicatore di efficacia era la modifica nella frequenza delle vampate di calore da moderate a gravi nell'arco di 5 e 12 settimane. I risultati hanno dimostrato che la loro frequenza è sì diminuita di oltre il 40% in 12 settimane, ma le riduzioni dei punteggi di gravità delle vampate associate alla nitroglicerina non sono rimaste a 12 settimane rispetto al placebo.
Per saeperne di più:
JAMA Internal Medicine 2023. Doi: 10.1001/jamainternmed.2023.1977
http://doi.org/10.1001/jamainternmed.2023.1977
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
21/11/2023
Il maggior numero di eventi avversi da farmaci nelle donne rispetto agli uomini potrebbe non essere legato al genere: uno studio valuta l’influenza dei fattori ...
21/11/2023
Nel XIII rapporto annuale del progetto di Sorveglianza Europea del Consumo di Antimicrobici Veterinari (ESVAC) consumo di antibiotici negli animali ha raggiunto...
A cura di Cristoforo Zervos
20/11/2023
Il consiglio Europeo vuole ridurre del 20% il consumo totale di antibiotici entro il 2030, ma i dati Ecdc evidenziano il ritorno dei consumi a livelli pre-pandemia
A cura di Paolo Levantino - Farmacista clinico
20/11/2023
Semaglutide sottocute (2,4 mg dose settimanale) in pazienti con malattia cardiovascolare e sovrappeso o obesità, ma senza diabete, è superiore al placebo nel...
A cura di Cristoforo Zervos
©2023 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)