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19 Marzo 2024 Il farmaco orale Nadololo Cheplapharm, carente nei mesi scorsi, è tornato disponibile in commercio, ma la distribuzione sarà contingentata. Informazioni per medici, farmacisti e grossisti

Il farmaco orale Nadololo Cheplapharm che è stato carente tra settembre 2023 e i primi di marzo 2024, torna disponibile in commercio, “tuttavia, non essendo le confezioni disponibili sufficienti a soddisfare il fabbisogno nazionale e, quindi, a chiudere lo stato di carenza, il medicinale sarà distribuito in maniera contingentata” per evitare fenomeni di accaparramento. Sono le informazioni di aggiornamento di Aifa sull’attuale stato di carenza del medicinale Nadololo Cheplapharm (80mg compresse, 30 compresse) in quanto il titolare ha comunicato la ripresa della commercializzazione del medicinale. Le confezioni a disposizione dal 08/03/2024, “se distribuite correttamente, potrebbero essere sufficienti per garantire la prosecuzione della terapia a tutti i pazienti in trattamento, fino al ripristino regolare delle forniture” scrive Aifa nella nota.
Indicazioni terapeutiche, classificazione e regime di fornitura
Le indicazioni autorizzate del farmaco sono:
· Ipertensione: in monoterapia o in associazione con altri farmaci antipertensivi, nel trattamento a lungo termine dell'ipertensione essenziale. Il nadololo risulta meno efficace nel trattamento di crisi acute di ipertensione.
· Angina pectoris: trattamento a lungo termine di pazienti affetti da angina pectoris che non hanno risposto adeguatamente ad un approccio convenzionale (ad esempio, controllo del peso corporeo, riposo, eliminazione del fumo, impiego di nitroglicerina per via sublinguale e allontanamento dei fattori scatenanti).
· Aritmie: tachicardia atriale parossistica, fibrillazione atriale parossistica, extrasistoli ventricolari e sopraventricolari, manifestazioni cardiovascolari degli ipertiroidei, segni funzionali di cardiomiopatia ostruttiva.
Farmacie e grossisti: distribuzione in linea con normali richieste
L’Agenzia ha avviato un dialogo costante con l’azienda titolare dell’Aic per verificare i motivi della carenza e per monitorare la risoluzione degli eventi che hanno determinato la carenza. Lo scorso 31 ottobre ha pubblicato una Nota Informativa per informare pazienti e operatori sanitari. Inoltre, in considerazione del fatto che in Italia non sono autorizzati farmaci con lo stesso principio attivo, l’Agenzia ha rilasciato alle strutture sanitarie l’autorizzazione all’importazione per medicinale analogo autorizzato all’estero.
Dall’8 marzo 2024 sono disponibili confezioni del medicinale che tuttavia non sono sufficienti a chiudere lo stato di carenza; pertanto, Aifa, d’accordo con il titolare Aic ricorda l’importanza di un approccio consapevole nell’acquisto del farmaco per evitare che si verifichino fenomeni di accaparramento. Le confezioni disponibili, se distribuite correttamente, potrebbero essere sufficienti per garantire la prosecuzione della terapia a tutti i pazienti in trattamento, fino al ripristino regolare delle forniture. L’Agenzia invita grossisti e distributori a ripartire le confezioni ricevute a tutte le farmacie richiedenti, fornendo quantitativi che siano in linea con le normali richieste.
Farmacisti e medici: sensibilizzare pazienti per evitare accaparramento
In questa fase, sottolinea Aifa è fondamentale il supporto dei professionisti sanitari al fine di ricordare l’importanza di un approccio consapevole nell’acquisto del farmaco per evitare che si verifichino fenomeni di accaparramento. Quindi medici e farmacisti sono invitati a sensibilizzare i pazienti, al fine di permettere a tutti l’accesso al medicinale. Se attualmente un paziente è in terapia con questo farmaco, deve parlare con il medico curante o specialista e segui le indicazioni fornite.
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