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21 Marzo 2024 Una Nota informativa importante l’Aifa ricorda agli operatori sanitari le reazioni avverse fatali e potenzialmente fatali, associate alla co-somministrazione di Paxlovid con alcuni immunosoppressori
Con una Nota informativa importante l’Aifa ricorda agli operatori sanitari le reazioni avverse fatali e potenzialmente fatali, associate alla co-somministrazione di Paxlovid con alcuni immunosoppressori con finestra terapeutica ristretta. Le raccomandazioni sulle interazioni farmacologiche erano state messe in evidenza dal Prac dell’Ema a inizio febbraio (cfr. Farmacista33 https://www.farmacista33.it/farmaci/28518/paxlovid-rischio-di-reazioni-avverse-se-assunto-con-immunosoppressori-ecco-quali-sono.html).
La nota fa riferimento agli immunosoppressori inibitori di calcineurina (ciclosporina, tacrolimus) e agli inibitori di mTOR (everolimus, sirolimus) e la co-somministrazione deve essere presa in considerazione soltanto se è possibile effettuare un attento e regolare monitoraggio delle concentrazioni sieriche dell’immunosoppressore. Il monitoraggio va effettuato non solo durante la co-somministrazione con Paxlovid ma anche dopo il trattamento.
Paxlovid, ricorda Aifa, è un potente inibitore del CYP3A ed è controindicato nei pazienti che assumono medicinali che dipendono fortemente dal CYP3A per la clearance e per i quali concentrazioni plasmatiche elevate possono dare origine a reazioni gravi e/o potenzialmente fatali, incluso l’inibitore di calcineurina voclosporina. Pertanto, è necessaria una valutazione da parte di un gruppo multidisciplinare di specialisti per gestire la complessità della co-somministrazione di Paxlovid.
Il potenziale beneficio del trattamento con Paxlovid, sottolinea Aifa, deve essere attentamente valutato rispetto ai gravi rischi nel caso in cui le interazioni farmacologiche non siano gestite in modo adeguato.
I casi e le potenziali reazioni avverse gravi
Sono stati segnalati casi di reazioni avverse gravi, alcune delle quali fatali, a seguito di interazioni farmacologiche tra Paxlovid e farmaci indicati nella Nota informativa. In diversi casi, è stato osservato che le concentrazioni di immunosoppressore aumentavano rapidamente fino a livelli tossici dando origine a condizioni potenzialmente fatali.
Per esempio, livelli elevati di tacrolimus possono portare a un danno renale acuto e aumentare la suscettibilità a infezioni gravi a causa di un’eccessiva immunosoppressione.
Paxlovid è controindicato in pazienti che assumono l’inibitore di calcineurina voclosporina. Gli inibitori di calcineurina e gli inibitori di mTOR sono medicinali con una ristretta finestra terapeutica, pertanto la co-somministrazione di Paxlovid con questi immunosoppressori deve essere presa in considerazione soltanto se è possibile effettuare un attento e regolare monitoraggio delle concentrazioni sieriche di immunosoppressore, per aggiustare la dose dell’immunosoppressore in conformità alle linee guida più recenti, al fine di evitare una sovraesposizione all’immunosoppressore e le conseguenti reazioni avverse gravi.
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