Dermatologia
17 Aprile 2025L'alopecia areata è una patologia che colpisce giovani e adulti e dalle forti conseguenze sul piano psicologico e sociale. Disponibile il primo trattamento orale, rimborsato, per la forma severa negli adulti e negli adolescenti dai dodici anni
L’alopecia areata è una patologia infiammatoria autoimmune che, si calcola, colpisce lo 0,2% della popolazione generale, manifestandosi attraverso la caduta dei capelli/peli e causandone la mancata ricrescita. In Italia sono 120.000 persone a soffrirne. Sul versante terapeutico ritlecitinib è il primo trattamento orale approvato, e rimborsato, per il trattamento dell’alopecia areata severa negli adulti e negli adolescenti dai dodici anni. Temi al centro di un incontro organizzato a Bologna da Pfizer.
Sottolinea Bianca Maria Piraccini, ordinaria di Dermatologia all’Università di Bologna che in un paziente su mille cade più del 50% dei capelli: «L’alopecia areata è una patologia spesso sottovalutata che può compromettere profondamente l’equilibrio psicologico e relazionale dei pazienti, soprattutto se giovani». Ansia, depressione e calo dell’autostima sono conseguenze facilmente immaginabili.
I risvolti sociali sono molto forti, conferma Alfredo Rossi, associato di Dermatologia alla Sapienza di Roma: «Proprio per questo è essenziale adottare un approccio multidisciplinare, in cui il dermatologo sia il punto di partenza di un percorso che coinvolga anche il supporto dello psicologico e del medico di medicina generale. Importante la novità terapeutica rappresentata da ritlecitinib; al momento di tratta di una terapia “a vita” ma non è escluso che possa cambiare qualcosa una volta che potremo valutare l’impiego del farmaco sui tempi lunghi».
Quella di Claudia Cassia, presidente di Aipaf (Associazione italiana pazienti alopecia and friends), è la testimonianza diretta di una paziente che da decenni ha a che fare con alcuni preconcetti che tendono a sminuire l’impatto della malattia: «A chi mi dice che, in fondo, sono solo capelli replico che si tratta di una patologia, i cui sintomi ridisegnano i pazienti in modo completamente nuovo». Da parte sua Aipaf ha presentato alle istituzioni, nel corso di un evento al Senato, un “Manifesto” in otto punti nel quale chiede, tra le altre cose, l’inserimento dell’alopecia areata nei Livello essenziali di assistenza e la possibilità del riconoscimento dell’invalidità civile sulla base di parametri clinici, analogamente ad altre patologie. Auspicando inoltre una maggiore formazione sul tema nei Mmg e la realizzazione di campagne di informazione e awareness sulla patologia.
L’indicazione di ritlecitinib per il trattamento della patologia nella sua forma severa è supportata dallo studio Allegro, un trial clinico internazionale multicentrico, randomizzato e in doppio cieco, che ha coinvolto 718 pazienti con una perdita di capelli sul cuoio capelluto pari o superiore al 50%. Lo studio ha confrontato l’efficacia di ritlecitinib rispetto al placebo, valutando la capacità del farmaco di favorire la ricrescita dei capelli e migliorare la qualità di vita dei pazienti. Dopo 48 settimane il 31% dei pazienti trattati con il farmaco si trovava vicino alla remissione.
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