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Fitoterapia

29 Dicembre 2025

Oli essenziali e dolore: quali possono supportare la terapia analgesica e cosa deve sapere il farmacista

Alcuni oli essenziali, dalla menta piperita alla lavanda fino a eucalipto e chiodi di garofano, possono affiancare la terapia analgesica nel sollievo dal dolore. Un’analisi approfondisce meccanismi d’azione, possibili benefici e limiti, mettendo in evidenza il ruolo del farmacista nel consiglio

di Sabina Mastrangelo


Oli essenziali e dolore: quali possono supportare la terapia analgesica e cosa deve sapere il farmacista

Alcuni oli essenziali possono rappresentare una strategia efficace per alleviare il dolore, in associazione a terapie farmacologiche. Tuttavia, il loro utilizzo può essere caratterizzato da interazioni farmacologiche, tossicità e variabilità a livello di efficacia, aspetti che devono essere attentamente valutati dal farmacista. Ne parla un articolo pubblicato su PharmacyTimes che ha analizzato gli oli essenziali più comunemente utilizzati nella terapia del dolore.

Oli essenziali: applicazioni, meccanismo d’azione e precauzioni d’uso

Gli oli essenziali possono derivare da quasi tutte le droghe vegetali: dai fiori alle radici, alla corteccia. Si tratta di liquidi idrofobici concentrati, spesso distillati a vapore, che contengono numerosi composti aromatici volatili. Tradizionalmente sono considerati rilassanti, ma i ricercatori stanno scoprendo che hanno anche altri effetti come attività antimicrobica e antinfiammatoria. 

Generalmente, gli oli essenziali vengono applicati per via inalatoria o per via topica. Attraverso l’inalazione, le molecole si legano al recettore olfattivo (OR) e stimolano il sistema limbico. A sua volta, il cervello rilascia molecole endogene che possono alterare la percezione del dolore e rilassare il corpo. Inoltre, è stato dimostrato che gli oli essenziali possono modulare il sistema nervoso centrale attraverso l’azione sui recettori GABAergici e serotoninergici, il che giustifica il loro utilizzo nella riduzione dello stress, nel migliorare il sonno, ma anche nel sollievo dai sintomi di dolore, ansia e malattie cutanee.

La qualità della pianta, il momento della raccolta e la conservazione possono avere un impatto significativo sull’olio essenziale. Inoltre, i prodotti dovrebbero avere una purezza al 100% ed essere contenuti in flaconi di vetro scuro o ambrato. Gli oli essenziali possono causare effetti avversi se applicati localmente, tra cui irritazione cutanea, reazioni allergiche, fototossicità e anafilassi. Per questo, si raccomanda la diluizione con un olio vettore per ridurre al minimo l’irritazione cutanea. Una diluizione all’1% è ideale per l’applicazione sul viso in caso di pelle sensibile, anziani e bambini di età superiore ai 2 anni. Una diluizione al 2%, invece, è appropriata per l’uso generale sul corpo negli adulti, mentre gli oli essenziali potenti, come quello dai chiodi di garofano, dovrebbero essere utilizzati solo a diluizioni pari o inferiori allo 0,5%, dal momento che sono altamente sensibilizzanti. 

I principali oli essenziali utilizzati contro il dolore

In commercio vi sono diversi oli essenziali con potenziale beneficio terapeutico, anche se la ricerca è ancora limitata e la maggior parte degli studi è stata condotta su modelli animali. Per quel che riguarda la Menta piperita, uno dei componenti chiave è il mentolo, che ha un effetto rinfrescante, rilassa la muscolatura liscia e migliora il flusso sanguigno, alleviando il dolore e riducendo la sensibilità quando applicato sulla pelle. L’olio di menta piperita è noto per i suoi effetti antispastici e il mentolo può aiutare ad alleviare le cefalee tensive. 
La lavanda, invece, è l’olio essenziale più utilizzato nell’aromaterapia e può essere applicato strofinandolo diluito sulle tempie. I suoi componenti linalolo e acetato di linalile hanno dimostrato di avere effetti ansiolitici e lievemente analgesici. Inoltre, l’olio essenziale di lavanda ha fornito sollievo nell’emicrania.
L’olio essenziale di eucalipto è ricco di cineolo ed è tradizionalmente utilizzato per le proprietà antinfiammatorie e per migliorare la funzionalità delle vie aeree. Deve essere diluito e applicato sulle aree interessate per alleviare dolori articolari e nevralgie. In piccoli studi sull’uomo, l’inalazione di olio di eucalipto ha determinato una riduzione del dolore e della pressione sanguigna dopo un intervento chirurgico al ginocchio e una riduzione dei punteggi di gravità del dolore nei pazienti con artrite reumatoide. 
L’olio essenziale di rosmarino, invece, contiene l’acido rosmarinico, che ha dimostrato potenziale attività contro il dolore neuropatico e ha mostrato un effetto analgesico rispetto e una emulsione contenente olio di rosmarino e menta piperita ha ridotto il dolore da osteoartrite negli animali di laboratorio. Infine, l’olio di chiodi di garofano è stato a lungo utilizzato per trattare il mal di denti e ha mostrato anche alcuni effetti antinfiammatori.

Fonte: 

https://www.pharmacytimes.com/view/essential-oils-a-pharmacist-guide-for-alternative-pain-management

TAG: FITOTERAPIA, OLI ESSENZIALI

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