Test sierologici, al via indagine nazionale. Farmacisti coinvolti per sensibilizzare cittadini
Parte l'indagine epidemiologica nazionale con test sierologici su un campione di 150 mila persone distribuite in duemila comuni. Per sensibilizzare alla partecipazione locandine dell'iniziativa saranno affisse nelle farmacie e parafarmacie
Prende il via oggi la vasta indagine epidemiologica su scala nazionale attraverso test sierologici su un campione di 150 mila persone distribuite in duemila comuni italiani per valutare quante persone hanno sviluppato gli anticorpi al Coronavirus, anche in assenza di sintomi. Per sensibilizzare alla partecipazione locandine dell'iniziativa saranno affisse nelle farmacie e nelle parafarmacie, grazie alla collaborazione offerta da Federfarma e dalla Federazione dell'Ordine dei farmacisti italiani (Fofi).
Locandina esposta nelle farmacie e nelle parafarmacie
L'indagine è a cura del ministero della Salute e Istat, in collaborazione con la Croce Rossa italiana che con i suoi volontari arriverà alle persone scelte per la campionatura, l'adesione è volontaria e i test sono gratuiti e non c'è nessun obbligo da parte dei cittadini di rispondere alla chiamata. A chiarirlo a più riprese il Governo, non ultimo il premier Giuseppe Conte, durante l'informativa alla Camera lo scorso 21 maggio, e la stessa Istat. Sarà la Lombardia la regione con il campione maggiore pari a 20 mila individui. La scelta tiene conto, infatti, oltre che della demografia, anche delle stime sulla pervasività del virus a livello territoriale. Altre grandi Regioni si collocheranno poco sotto i 10 mila selezionati, meno di 4 mila in quelle più piccole o meno toccate dall'epidemia. Per sensibilizzare i cittadini sulla partecipazione andrà in onda uno spot dedicato all'indagine su tutte le reti Rai e la locandina informativa dell'iniziativa potrà essere esposta nei servizi farmaceutici ospedalieri e territoriali, nelle farmacie e nelle parafarmacie. Dal Ministero della Salute viene ribadita l'importanza del coinvolgimento dei farmacisti per la buona riuscita della campagna di sensibilizzazione.
Indagine in forma anonima: riservatezza per i partecipanti
I test verranno effettuati «con esclusiva finalità di ricerca scientifica- aveva chiarito il premier Conte nell'informativa alla in Aula alla Camera - occorrerà uno sforzo che si basa sul lavoro di volontari sul territorio e ci sarà una struttura nazionale di coordinamento». Una nota del ministero della Salute, Istat e Cri, sottolinea che "la riservatezza dei partecipanti sarà mantenuta per tutta la durata dell'indagine". A tutti i soggetti che partecipano sarà assegnato un numero d'identificazione anonimo per l'acquisizione dell'esito del test. Il legame di questo numero d'identificazione con i singoli individui sarà gestito dal gruppo di lavoro dell'indagine e sarà divulgato solo agli enti autorizzati, viene spiegato. "Gli esiti dell'indagine, diffusi in forma anonima e aggregata - spiega ancora la nota - potranno essere utilizzati anche per altri studi scientifici e per l'analisi comparata con altri Paesi europei". Le persone selezionate saranno contattate al telefono dai centri regionali della Croce Rossa italiana per fissare, in uno dei laboratori selezionati, un appuntamento per il prelievo del sangue. Potrà essere eseguito anche a domicilio se il soggetto è fragile o vulnerabile. Al momento del contatto verrà anche chiesto di rispondere a uno specifico questionario predisposto da Istat, in accordo con il Comitato tecnico scientifico. La Regione comunicherà l'esito dell'esame a ciascun partecipante residente nel territorio. In caso di diagnosi positiva, l'interessato verrà messo in temporaneo isolamento domiciliare e contattato dal proprio Servizio sanitario regionale o Asl per fare un tampone naso-faringeo che verifichi l'eventuale stato di contagiosità.
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A cura di Redazione Farmacista33
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