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22 Luglio 2022

Ccnl farmacie private, nuove operatività: formazione, welfare, conciliazione vita-lavoro. Ecco cosa si prevede


Prosegue il percorso per dare corpo agli istituti e alle novità previste dal rinnovo del Contratto nazionale delle farmacie private: novità in formazione, welfare, conciliazione vita-lavoro


Prosegue il percorso per dare corpo agli istituti e alle novità previste dal rinnovo del Contratto nazionale delle farmacie private e, tra i vari tasselli, sono state poste le fondamenta della bilateralità. Un passaggio che può rappresentare un contributo ad aspetti quali la formazione e riqualificazione professionale, il welfare, gli strumenti di conciliazione vita-lavoro, ma anche a studi e indagini sulla attuazione del contratto.

Nuovi step attuativi del Ccnl: dal welfare a sussidi, le attività previste

Tra gli aspetti previsti nel rinnovo del Ccnl, c'è stata, dalle Parti, la riconferma della bilateralità con l'obiettivo di "promuoverne lo sviluppo", in quanto "costituisce un patrimonio importante del sistema di relazioni sindacali nel settore". In particolare, secondo quanto si prevede, tra le attività che possono essere svolte, "l'Ente Bilaterale Nazionale (Ebn) incentiva e promuove studi e ricerche sul settore delle farmacie private; promuove e valorizza lo sviluppo di nuovi progetti in materia di conciliazione vita lavoro e di welfare e ne monitora gli effetti; promuove, progetta e/o gestisce, anche attraverso convenzioni, iniziative in materia di formazione e riqualificazione professionale, anche in collaborazione con le istituzioni nazionali, europee, internazionali, nonché con gli altri organismi; può erogare, sulla base di specifici accordi tra le parti, sussidi e prestazioni in favore dei lavoratori; predispone annualmente una relazione che illustri le buone prassi ed evidenzi eventuali criticità".

Governance e finanziamento Ebn: il contributo di datori e dipendenti

In merito alle prestazioni, le parti hanno concordato "di dotarsi di regole di governance al fine di stabilire criteri di efficacia e sostenibilità della bilateralità, con un rapporto costi di gestione/prestazioni, in base ai contributi caratteristici, non inferiore al 30-40%".
Quanto al finanziamento, "per assicurare operatività all'Ebn, la quota contrattuale di servizio è stata fissata, a decorrere dal primo luglio 2023, nella misura globale del 0,10% di paga base e contingenza, per quattordici mensilità, di cui 0,05% a carico del datore di lavoro e altrettanto del lavoratore. Nel computo degli aumenti del contratto si è tenuto conto dell'obbligatorietà del contributo al Ebn. Il datore che ometta il versamento delle quote è tenuto a corrispondere al lavoratore con la medesima decorrenza un elemento distinto della retribuzione, non assorbibile, di importo maggiorato del 10% per 14 mensilità e che rientra nella retribuzione contrattuale. Le quote contrattuali di servizio dovute all'Ebn sono riscosse mediante un sistema nazionale". A ogni modo, gli organi "statutari dell'ente bilaterale nazionale saranno composti in modo da garantire la rappresentanza paritetica (per numero di componenti e/o per voti) tra Federfarma e le organizzazioni sindacali".

Welfare e prestazioni integrative: gli obblighi contrattuali

Intanto, in merito all'operatività, secondo quanto riferisce Fisascat e Uiltucs in una nota, "i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno siglato con Federfarma gli accordi di costituzione della bilateralità settoriale", arrivando a definire "l'operatività del nuovo Ente Bilaterale Nazionale (Ebifarm)". Un passaggio che, appunto, permette di "erogare prestazioni e servizi, in materia di welfare, occupazione, mercato del lavoro e formazione".
Nei giorni scorsi, dai sindacati, era già stata data notizia "dell'allargamento delle prestazioni sanitarie integrative anche al comparto: un altro importante tassello a completamento di un sistema bilaterale che, tra Enti Bilaterali, Fondi Sanitari e Fondi per la Formazione, coinvolge ormai l'intero settore terziario e soddisfa milioni di lavoratori".
Come già era stato anticipato, il "Fondo Contrattuale di Assistenza Sanitaria - Fasifar per tutti i lavoratori dipendenti delle farmacie private, farmacisti e non farmacisti" ricorda la Uiltucs "è stato costituito settimana scorsa", ma "in attesa della sua piena operatività, che avverrà dal 2023, i lavoratori potranno appoggiarsi a "Cassa Reciproca sms" che può rimborsare le prestazioni, anche arretrate, a far data dal 1° novembre 2021". Possibile anche effettuare "prestazioni nelle strutture della rete Unisalute, a condizione che il datore di lavoro abbia registrato il dipendente nel portale e sia in regola con i versamenti a suo carico. Le prestazioni riguarderanno l'area dei ricoveri, delle visite specialistiche, della diagnostica, della prevenzione e della odontoiatria. L'iscrizione dei lavoratori alla Cassa Reciproca sms, e quindi a Fasifar, e i conseguenti versamenti contributivi dal mese di novembre del 2021, rappresentano un obbligo contrattuale a carico dei titolari delle farmacie."
Come chiarisce un articolo su farmacie.blog, forum di discussione collegato a Filcams Cgil, "A carico del fondo saranno erogati interventi e prestazioni sanitarie e socio-sanitarie integrativi al SSN, così come previsto dai Piani sanitari concordati. I piani sanitari, per evitare sovrapposizioni e spreco di risorse, sono distinti tra iscritti a EMAPI (farmacisti) e non iscritti EMAPI". I contenuti e le "modalità di rimborso saranno a breve disponibili".

Francesca Giani

TAG: FORMAZIONE PROFESSIONALE, WELFARE, CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO (CCNL), FARMACIE PRIVATE

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