Politerapia, Iss e Simi: individuare strategie per ridurre la prescrizione di farmaci non necessari
In Italia circa il 30% della popolazione anziana assume 10 o più farmaci. Ci sono raccomandazioni su quando prescrivere un farmaco, ma poche su quando sospenderlo
In Italia circa il 30% della popolazione anziana assume 10 o più farmaci: sono tutti sempre necessari? Ci sono raccomandazioni che indicano quando prescrivere un farmaco, ma poche informazioni su quando sospenderlo. Questa la riflessione alla base dell'incontro organizzato dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss) e dalla Società Italiana di Medicina Interna (SIMI) sull'applicabilità delle Linee Guida su Multimorbilità e Politerapia recentemente pubblicate dal Sistema Nazionale Linee Guida dell'Iss.
Deprescribing, uso di farmaci ragionato è una questione di sanità pubblica
In Italia, ricorda una nota, secondo i dati OsMed, circa il 30% della popolazione anziana assume 10 o più farmaci in un anno. Ma tali trattamenti farmacologici sono sempre necessari? Quando, invece di migliorare la salute del paziente, possono peggiorarla? Quando sospendere i farmaci? "Abbiamo raccomandazioni che ci indicano quando prescrivere un farmaco, ma poche informazioni su quando sospenderlo" afferma Graziano Onder, direttore del Dipartimento di Malattie Cardiovascolari, Endocrino-Metaboliche e Invecchiamento dell'ISS e Responsabile Scientifico dell'evento che si svolgerà il 27 ottobre presso L'Iss.
Le Linee Guida su Multimorbilità e Politerapia sono state elaborate dalla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) in collaborazione con altre quattro società scientifiche, al fine di dare una riposta a questi quesiti e migliorare la gestione di quell'ampia fascia di popolazione, prevalentemente anziana, che assume quotidianamente un alto numero di farmaci, essendo pertanto esposta alle potenziali conseguenze negative degli errori di assunzione e dell'interazione tra farmaci o tra farmaco e malattia, particolarmente rilevanti nell'ambito di un organismo che invecchia ed accumula patologie. Riuscire a individuare le strategie per diminuire la prescrizione di farmaci non necessari e potenzialmente dannosi ("deprescribing") diventa quindi un tema fondamentale di sanità pubblica, in grado di ridurre le ospedalizzazioni e migliorare la qualità di vita dei pazienti. "Questo incontro - aggiunge Onder - serve a sottolineare l'importanza di un uso di farmaci ragionato non solo per ridurre la spesa farmaceutica ma anche e soprattutto per garantire buone cure ai pazienti affetti da malattie croniche, coinvolgendo istituzioni pubbliche, società scientifiche, università e realtà regionali".
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A cura di Francesca Giani
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