Login con

Farmacisti

11 Luglio 2023

Carenza farmacisti, salari bassi e carriera limitata. Nuove risorse da sistema remunerativo e servizi

Venanzio Gizzi (Assofarm): salari bassi e prospettive di carriera molto limitate. Servono nuovo sistema remunerativo, rinnovo della convenzione e l'attuazione dei servizi in farmacia  


Carenza farmacisti, salari bassi e carriera limitata. Nuove risorse da sistema remunerativo e servizi

Oggi, con salari bassi e prospettive di carriera limitate, la professione del farmacista gode di una minore attrattività rispetto a tempo fa. Il confronto con i farmacisti dipendenti nordeuropei restituisce a quelli italiani una situazione di netto svantaggio e anche l'inquadramento nel settore del commercio finisce per penalizzare i farmacisti di comunità rispetto al personale ospedaliero. A dirlo - nella relazione annuale tenuta nel corso della 40ma Assemblea Generale - è Venanzio Gizzi, presidente di Assofarm, che sottolinea, al contempo, come l'attuale sistema remunerativo delle farmacie non crei risorse a sufficienza e questo è un problema che va affrontato e risolto.

Carenza di farmacisti: tra le cause stipendi bassi e carriera limitata
Il tema della carenza del personale è oggetto di dibattito da tempo e diverse sono le ipotesi avanzate per spiegarne le origini, dal bilanciamento della vita lavorativa con la vita privata, all'organizzazione del lavoro, agli orari, per citarne alcuni. Quello della retribuzione è un aspetto che è stato sottolineato da più parti e che emerge anche nelle testimonianze dei farmacisti e nei social di settore.
La percezione segnalata dai farmacisti collaboratori è che vi sia una discrepanza tra quella che è una professione sanitaria di prossimità e di relazione, con competenze e mansioni sempre più evolute e complesse, e una retribuzione che non avanza di pari passo e che pone i farmacisti, in una classifica dei lavoratori, al di sotto di figure con minori responsabilità. Lo stipendio, viene riferito, è avvertito come poco adeguato anche in relazione al costo della vita, che anche a causa della corsa inflattiva di questo periodo, è sempre più elevato.

Il rischio è la contrazione delle attività in farmacia per mancanza di risorse umane
«Il quadro d'insieme sul ruolo che la farmacia sta giocando nei sistemi sanitari nazionali anche a livello nazionale e europeo è decisamente rincuorante» ha detto Gizzi nella relazione annuale. «L'anno trascorso è ricco di elementi positivi e di ottimismo sul futuro», anche se al contempo «restano alcuni punti interrogativi e realistiche preoccupazioni». E tra questi, anche la carenza di farmacisti. «La criticità va oltre la già importante dimensione di equità sociale e professionale e inizia a incidere sullo sviluppo delle nostre aziende. Al caso di Bolzano, in cui la mancanza di personale ha costretto l'Amministrazione locale a chiudere una farmacia comunale, iniziano a sommarsi restrizioni degli orari di apertura, aumento dei giorni di chiusura. In una congiuntura sanitaria espansiva, la farmacia rischia la contrazione per mancanza di risorse umane».
D'altra parte, continua, «i salari sono bassi e le prospettive di carriera limitate. Del resto, l'inquadramento nel settore del commercio» risulta essere «penalizzante». Cosa «eÌ rimasto dei grandi attestati di stima pronunciati durante la crisi sanitaria?».

Sistema remunerativo non crea risorse sufficienti. Occorre intervento
Il tema si inserisce in un quadro più complesso: «Come abbiamo ricordato in occasione dell'ultimo rinnovo del Contratto Nazionale, l'attuale sistema remunerativo delle farmacie non crea risorse a sufficienza per immaginare un evidente salto in avanti delle condizioni economiche dei professionisti impegnati nei presidi. Il nostro impegno prioritario per la Nuova Remunerazione eÌ tale anche per risolvere questo problema». La nuova remunerazione «del Farmacista eÌ il concetto chiave per dare ordine a tutti i nodi irrisolti del nostro settore, e forse anche la chiave di volta per una riforma organica, strutturale, davvero efficace. I farmacisti torneranno a lavorare in farmacia se un nuovo sistema remunerativo creerà risorse per salari migliori. La filiera continuerà a collaborare se una nuova remunerazione sarà compatibile con la tenuta di tutto il sistema produttivo-distributivo. La politica stessa, se vuole davvero dare seguito alla filosofia sociale che anima le proprie riforme della sanitaÌ territoriale, deve impostare un nuovo piano di sostenibilità economica dei rapporti coi suoi player locali».
Non a caso, «alla riforma della remunerazione accostiamo sempre il rinnovo della convenzione e l'attuazione dei servizi in farmacia. Le farmacie italiane chiedono nuove regole d'ingaggio per giocare un ruolo più proattivo in una sanitaÌ italiana che dovrà risolvere davvero antichi problemi e affrontare nuove sfide».

Servizi necessitano di strumentazioni e spazi. Ma possibili se c'è aumento di organico
Ma è pur vero che «questi servizi richiedono strumentazioni e spazi. Investimenti che, senza dati certi sulle entrate derivanti dalla loro dispensazione, non tutti i farmacisti sono disposti a fare. Senza rassicurazioni economicamente concrete che dimostrino come i servizi contribuiranno a dare maggiore sostenibilità economica alla farmacia, questa partita rischia di perdere per strada il soggetto che più di ogni altro voleva giocarla». Non a caso, «dall'indagine Ipsos su "Ruolo e reputazione del farmacista e delle farmacie" di questa primavera, 4 farmacisti su 10 pensano che dal punto di vista operativo le innovazioni degli ultimi anni abbiano prodotto disagi oltre che benefici. Causa di ciò sarebbe la burocrazia in costante aumento. Non stupisce quindi sapere che tra i farmacisti aumenta l'interesse per l'assistenza infermieristica, la telemedicina e il deblistering, a patto peroÌ che sia possibile un aumento di organico e una riorganizzazione degli spazi».
Centrale è quindi una riflessione: «le aspettative dell'opinione pubblica da un lato, reputazione e competenze acquisite dalle farmacie dall'altro, dovrebbero essere amalgamate insieme grazie a riforme tanto lungimiranti negli investimenti quanto pragmatiche nelle disposizioni».

Francesca Giani

TAG: FARMACIA, FARMACISTI, LAVORO

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Facebook! Seguici su Linkedin! Segui le nostre interviste su YouTube!

Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

16/11/2023

I sindacati di parafarmacia lanciano l’appello al Presidente della FOFI Andrea Mandelli estendere la possibilità di somministrazione dei vaccini anche ai ...

A cura di Redazione Farmacista33

10/11/2023

Riforma dell’Irpef, welfare aziendale e fringe benefit, detassazione sui premi di risultato, norma sulle dimissioni. Sono alcune delle misure, veicolate da...

A cura di Francesca Giani

09/11/2023

L’alluvione che ha colpito la Regione Toscana nella notte tra giovedì 2 e venerdì 3 novembre ha danneggiato una decina di farmacie. Si va verso la normalità

A cura di Redazione Farmacista33

07/11/2023

La normativa che regola il turno di notte dei farmacisti indica che genitori con figli piccoli o lavoratori con persone disabili a carico non sono obbligati a...

A cura di Redazione Farmacista33

 
Resta aggiornato con noi!

La tua risorsa per news mediche, riferimenti clinici e formazione.

 Dichiaro di aver letto e accetto le condizioni di privacy

EVENTI

AZIENDE

Il solito biscotto? No grazie - Natruly

Il solito biscotto? No grazie - Natruly

A cura di Natruly

 Il consiglio Europeo vuole ridurre del 20% il consumo totale di antibiotici entro il 2030, ma i dati Ecdc evidenziano il ritorno dei consumi a livelli pre-pandemia

A cura di Paolo Levantino - Farmacista clinico

 
chiudi

©2023 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)

Top