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Salute benessere

26 Luglio 2023

Vertice Fao. Sinuc: cibo può essere farmaco. Focus su nutrizione dei malati cronici e oncologici

La giusta combinazione di alimenti e nutrienti ha un impatto sul Dna che attiva geni protettivi rispetto alle malattie oncologiche, mentre una dieta sbagliata attiva quelli oncogeni capaci di innescare patologie

di Redazione Farmacista33


Vertice Fao. Sinuc: cibo può essere farmaco. Focus su nutrizione dei malati cronici e oncologici

Se le diete sbagliate causano 8 milioni di morti l’anno, tante quante le morte causate dal tabacco, la giusta combinazione di alimenti e nutrienti ha un impatto sul Dna che attiva geni protettivi, per esempio, rispetto alle malattie oncologiche. Un assunto che vale anche al contrario, ossia rispetto all’attivazione di oncogeni capaci di innescare patologie. Questa evidenza è la “chiave per diminuire l’impatto delle principali cause di morte e cronicità: promuovere ed adottare stili alimentari planetari, di tipo mediterraneo, più semplici, basati su alimenti freschi e non processati, cibi locali e coltivati in modo sostenibile”. Lo hanno sottolineato il DG dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus e il Ministro della Salute Orazio Schillaci al Vertice sui Sistemi Alimentari delle Nazioni Unite che si è appena concluso alla FAO. “  

Lo stato nutrizionale dei pazienti oncologici non è considerato fattore di rischio
Eppure, l’impatto della nutrizione è ancora sottovalutato in salute e in malattia” sottolinea Maurizio Muscaritoli, Presidente SINuC - Società Italiana di Nutrizione Clinica e Metabolismo.
“Nel Report emerso dal Forum Nutrendo 2023 abbiamo riscontrato che nel 24% dei Corsi di Medicina e Chirurgia non esiste alcun riferimento all’insegnamento dello screening nutrizionale. Mentre la Malnutrizione per difetto non è trattata nel 20% dei Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia” aggiunge Muscaritoli.
Lo stato nutrizionale dei pazienti oncologici, ad esempio, non è ancora adeguatamente considerato come fattore di rischio. Eppure, la perdita di peso e massa muscolare (presente nel 50% al momento della diagnosi in questa classe di pazienti) è strettamente collegata all’interruzione delle terapie, fragilità e mortalità evitabile” “Nel 2019 la Commissione EAT della rivista Lancet ha proposto un modello alimentare sostenibile sia per la salute che per la tutela dei suoli e dell’ambiente in termini di emissione dei gas serra.  

Verso una dieta planetaria che rispetta tradizioni locali e preferenze
“Pochi giorni fa - riporta Alessio Molfino, del Dipartimento di Medicina Traslazionale e di Precisione della Sapienza Università di Roma sono stati presentati i risultati dell’applicazione del Planetary Health Diet Index a due coorti di 100mila uomini e donne americani seguiti dal 1986 al 2018. L’indice ha lo scopo di misurare gli effetti delle scelte alimentari sulla salute e sull’ambiente e si è osservato che alla maggiore adesione alla dieta Planetaria corrisponde un rischio di morte inferiore del 25% per 4 cause: cancro, malattie cardiovascolari, malattie neurodegenerative e respiratorie”. Più nel dettaglio l’adesione ad un regime di Dieta Planetaria ha mostrato una diminuzione del rischio del 15% per cancro, 20% per le patologie neurodegenerative e del 50% per quelle respiratorie. Con un netto vantaggio rispetto alla cronicità, che è in tutto il mondo occidentale la sfida della sanità del futuro”. Il modello Planetary Diet, caratterizzato da una varietà di alimenti vegetali di alta qualità e basse quantità di alimenti a base animale, cereali raffinati, zuccheri aggiunti e grassi malsani, è progettato per essere flessibile per adattarsi a situazioni locali e individuali, tradizioni e preferenze dietetiche. l'adozione globale di questa dieta sanitaria planetaria fornirebbe importanti benefici per la salute. Gli studi di modellazione mostrano che tra 10,9 e 11,6 milioni di morti precoci potrebbero essere evitate ogni anno, una riduzione dal 19% al 23,6% rispetto agli attuali tassi di mortalità degli adulti.  

TAG: DNA, NUTRIZIONE, ONCOLOGIA

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