Nutrizione
05 Febbraio 2024Oltre a mantenere un'idratazione adeguata, ci sono vari alimenti, spesso di origine vegetale, che possono aiutare il sistema immunitario sotto vari aspetti
Frutta, verdure, spezie e prodotti di origine animale: sono tanti gli alimenti che possono rafforzare il sistema immunitario. Una dieta nutriente, infatti, fornisce una prima linea di difesa contro le infezioni. A parlarne, in una review, è un team di ricercatori guidato da Deo Narayan Singh, dell’Università di Varanasi, in India. La ricerca è stata pubblicata su Food Science & Nutrition.
Dieta sana e funzionalità immunitaria
Il sistema immunitario difende l’organismo dall’invasione di agenti patogeni. L’uomo possiede un’immunità innata, data da cellula come macrofagi e neutrofili, e un’immunità acquisita, formata da globuli bianchi o cellule linfocitarie, che si sviluppa dopo esposizione ad agenti patogeni. Una dieta sana è fondamentale per mantenere e migliorare l’immunità dal momento che le cellule immunitarie richiedono energia sufficiente per funzionare, mentre micro e macronutrienti mantengono le risposte. Oltre a questi sistemi, l’organismo ha delle barriere fisiche come la pelle, e delle barriere fisiologiche, come la saliva e l’acido dello stomaco. Fare scelte di vita sane come seguire una dieta adeguata, avere un sonno regolare, ridurre lo stress ed evitare abitudini negative come il fumo, può rafforzare, dunque, il sistema immunitario.
Uno dei primi accorgimenti è quello di bere in modo sufficiente. L’acqua ha un ruolo importante nel rafforzare l’immunità visto che restare idratati mantiene le mucose umide, le cellule ossigenate e i vari sistemi funzionanti. Le tossine, inoltre, vengono trasportate dall’acqua ai reni e poi alle vie urinarie prima di essere espulse e la disidratazione può portare a un loro accumulo. Bere quantità sufficienti di acqua, quindi, può aiutare a prevenire le infezioni del tratto urinario.
Vegetali, fermenti lattici, funghi e spezie
Allo stesso modo, un consumo inadeguato di nutrienti può indebolire lo sviluppo del sistema immunitarie e rendere il corpo più vulnerabile alle allergie, alle infezioni e alle infiammazioni croniche. In questo senso, alimenti come gli agrumi sono ricchi di vitamina C che promuove la formazione di linfociti e rafforza le barriere epiteliali dell’organismo, oltre a fungere da antiossidante contro i radicali liberi. Negli agrumi, inoltre, vi sono selenio, fibre, acido folico e flavonoidi, che sono agenti antiossidanti e antinfiammatori. Utili anche la papaya, che contiene acido folico, retinolo, riboflavina, tiamina, niacina, potassio, ferro, fibre e calcio, e i kiwi, che contengono vitamine C e K, potassio, carotenoidi, fibre e antiossidanti, mentre il melograno avrebbe attività antivirale e antibatterica, promuovendo, al contempo, la crescita di batteri ‘buoni’ per l’organismo come Lactobacillus e Bifidobacterium. I carotenoidi, in particolare, possono rafforzare la risposta immunitaria e l’acido retinoico favorire la crescita dei linfociti.
Ancora, i broccoli hanno vitamine A, C ed E, sostanze fitochimiche come i polifenoli oltre a minerali e lo zenzero, oltre ad essere un promettente immunomodulatore, migliora la digestione e l’appetito, dando beneficio, così, anche per il sistema immunitario. Infine, anche aglio, curcuma, cipolla, funghi e thè sarebbero da includere nelle diete per un sistema immunitario più sano.
Il ruolo degli alimenti di origine animale
Una caratteristica importante dei cibi di origine animale, invece, è che contengono proteine facilmente digeribili e di alta qualità, nonché aminoacidi essenziali e micronutrienti. Il latte, inoltre, contiene immunoglobuline e proteine del siero del latte, che stimolano la sintesi degli anticorpi.
In ultimo, una nota a parte merita lo yogurt che ha una composizione simile al latte, ma il cui contenuto di calcio viene assorbito più facilmente dall’organismo, mentre le uova, oltre a proteine, vitamine e minerali, contengono colina, che scompone l’aminoacido omocisteina che è stato collegato a malattie cardiovascolari.
Science & Nutrition (2023) – doi: 10.1002/fsn3.3628
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