Salute benessere
13 Febbraio 2024 Un nuovo studio dimostra che bassa glutammina negli atleti di sport da combattimento può aumentare il rischio di infezioni respiratorie
Secondo un nuovo studio pubblicato sul Journal of the International Society of Sport Nutrition, l’integrazione di glutammina, per 3 settimane, può aumentare il recupero e le prestazioni degli atleti di sport da combattimento, dopo intensi periodi di allenamento. È stato dimostrato, infatti, che ripetuti periodi di esercizio prolungato per raggiungere il massimo delle prestazioni influenzano l'immunità degli atleti e aumentano il rischio di infezioni del tratto respiratorio superiore (URTI).
L’amminoacido glutammina e il suo ruolo nel sistema immunitario
La L-glutammina, l'amminoacido più abbondante in circolazione, è un carburante importante per il sistema immunitario e funge da nutriente essenziale per la produzione di citochine, la proliferazione e le funzioni delle cellule immunitarie. Livelli ridotti di glutammina sono responsabili della soppressione immunitaria associata all’aumento dei tassi di infezione osservato negli atleti sovra allenati. Di conseguenza, la L-glutammina ha attirato l’interesse degli scienziati nella nutrizione sportiva, e in questo nuovo studio i ricercatori hanno valutato se l’integrazione di L-glutammina potesse apportare benefici allo stato immunitario e ormonale della mucosa e al tasso di URTI, nonché alla sensazione di benessere degli atleti di sport da combattimento.
La L-glutammina riduce l’incidenza di infezioni del tratto respiratorio superiore
I risultati mostrano che l’integrazione di L-glutammina aumenta significativamente:
• i livelli dell’immunoglobulina salivare A (SIgA), isotipo anticorpale primario nel sistema immunitario della mucosa che agisce contro specifici fattori di virulenza e funge da prima linea di difesa dell'organismo;
• ed i livelli di ossido nitrico (NO) che svolge un ruolo importante nella difesa della mucosa delle vie aeree e della cavità orale, prevenendo la crescita batterica e aumentando la citotossicità da parte dei macrofagi. Nella sintesi dell'NO, la L-glutammina svolge un ruolo cruciale come amminoacido essenziale, fungendo da precursore dell'arginina.
L’integrazione facilita il recupero dopo allenamenti intensi
Diversi studi mostrano che è essenziale per gli atleti mantenere un adeguato equilibrio ormonale anabolico/catabolico, poiché un calo del livello di testosterone (T) e un aumento prolungato del livello di cortisolo (C), derivante da stress fisiologico e/o psicologico durante l'allenamento possono avere un impatto negativo sulle prestazioni di un atleta e sulla salute generale.
Il presente studio ha rilevato che l’integrazione per 3 settimane di L-glutammina alla dose di 0,3 g/kg di peso corporeo/giorno ha attenuato sia la diminuzione del livello T che l’aumento del livello C nella saliva, e ha ulteriormente aumentato la variazione percentuale del rapporto T/C negli atleti di sport da combattimento, dopo tre settimane di allenamento. Gli autori suggeriscono quindi che l’uso di L-glutammina potrebbe potenzialmente portare ad un migliore recupero dopo l’allenamento e prevenire gli effetti dannosi del sovrallenamento.
Migliora il benessere generale degli atleti È noto che nel campo dello sport, lo stato dell’umore è influenzato da risposte psicofisiologiche e la variazione dello stato è stata associata al raggiungimento o al fallimento della prestazione. I ricercatori hanno riscontrato un miglioramento significativo dei punteggi relativi all’umore nel gruppo glutammina, mentre non ci sono stati cambiamenti nei punteggi relativi al dolore muscolare generale, alla qualità del sonno e ai livelli di stress. Sebbene lo studio non abbia valutato i marcatori dell’infiammazione, i ricercatori suggeriscono che il miglioramento dell’umore è probabilmente dovuto alle proprietà antiinfiammatorie della glutammina.
In conclusione, l'integrazione di L-glutammina rappresenta un passo avanti nel migliorare la salute e le prestazioni degli atleti di sport da combattimento. I risultati indicano benefici significativi, tra cui un aumento delle difese immunitarie, un miglioramento nel recupero e del benessere degli atleti. Gli esperti consigliano ulteriori ricerche per esplorare ulteriormente la sua relazione con il benessere generale e le prestazioni sportive.
Fonte:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC10783826/
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