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gastroeneterologia

09 Dicembre 2025

Acidità e reflusso: un nuovo approccio condiviso dagli esperti per la gestione dei sintomi delle patologie acido-correlate

La malattia da reflusso gastroesofageo è una patologia cronica del tratto digerente superiore, caratterizzata dall’esposizione dell’esofago al contenuto gastrico acido. Un recente documento di consenso descrive un nuovo modello di intervento sulla GERD


Acidità e reflusso: un nuovo approccio condiviso dagli esperti per la gestione dei sintomi delle patologie acido-correlate

Un recente documento di consenso pubblicato sul World Journal of Gastroenterology, a cura di Battaglia E. et al., descrive un nuovo modello di intervento sulla malattia da reflusso gastroesofageo (GERD). La consensus ha coinvolto un panel di specialisti italiani, tra cui gastroenterologi, otorinolaringoiatri, geriatri e medici di medicina generale, con l’obiettivo di ottimizzare le linee guida per la diagnosi e il trattamento della malattia1.

La GERD è una patologia cronica del tratto digerente superiore, caratterizzata dall’esposizione dell’esofago al contenuto gastrico acido. Nonostante le cause esatte non siano ancora chiare, sono stati identificati numerosi fattori di rischio, tra cui problemi nella clearance esofagea dell’acido gastrico, fattori anatomici come l’aumento della pressione intra-addominale e stili di vita che includono il fumo e coricarsi troppo presto dopo i pasti. Clinicamente la GERD si manifesta con sintomi di pirosi gastrica e rigurgito2. La gestione della malattia può prevedere cambiamenti nella dieta e nello stile di vita, oltre alla terapia farmacologica, che include antiacidi, antagonisti dei recettori H2 dell’istamina e, soprattutto, inibitori della pompa protonica (PPI). Tuttavia, l’uso cronico di questi farmaci può essere collegato a eventi avversi, rendendo necessaria la ricerca di nuove soluzioni terapeutiche che possano limitarne l’uso ai quadri clinici strettamente necessari2.

Il focus della Delphi Consensus che ha coinvolto 49 specialisti è stato la possibilità e l’opportunità di utilizzo di un farmaco multicomponent e multitarget, Nux vomica-Heel, nella gestione della sintomatologia associata a GERD, oltre alla possibilità di introdurre un approccio di “overlapping” tra PPI e Nux vomica-Heel come nuovo modello di gestione della malattia. Per tutte le affermazioni formulate dal Board scientifico e valutate dai votanti è stato raggiunto un accordo tra il 70% e il 92%. In particolare, per le affermazioni riguardanti il trattamento della GERD, i livelli di accordo hanno raggiunto valori tra il 90 e 100%. Il consenso raggiunto evidenzia la necessità di un protocollo di deprescrizione dei PPI nel paziente con uso continuativo attraverso un decalage progressivo e l’introduzione di Nux vomica-Heel come opzione terapeutica. Come strategia alternativa di sovrapposizione nei pazienti con sintomi di GERD, dopo la remissione clinica ottenuta con PPI, è stato descritto l'uso long-term di Nux vomica-Heel per il mantenimento della bassa attività di malattia (LDA) ela remissione della sintomatologia1

Secondo questa pubblicazione, Nux vomica-Heel rappresenta una valida opportunità per favorire la deprescrizione dei PPI e mantenere la remissione dei sintomi della GERD1.

Secondo recenti raccomandazioni SIFAC (Società Italiano di Farmacia Clinica), la GERD può essere, come primo approccio, diagnosticata clinicamente solo in presenza di sintomi fortemente suggestivi come pirosi e rigurgito senza la necessità di ricorrere ad indagini strumentali in assenza di red flags (sintomi di allarme)3. Il farmacista di comunità rappresenta la figura di assistenza più facilmente accessibile da parte del paziente, che può avere un ruolo importante nel counseling al cittadino e nella gestione iniziale della terapia, oltre a promuovere uno stile di vita e comportamenti sani che possono arginare il disturbo. Il farmacista, grazie a poche domande focalizzate, può essere messo in condizione di riconoscere i sintomi del reflusso gastroesofageo e valutare se esistono segni di possibili situazioni cliniche sottese che necessitino di un consulto da parte del medico: per esempio, sintomi non controllati, durata dei sintomi oltre le 8 settimane, presenza di sintomi atipici ed extraesofagei)3.

Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare la sezione Guna Pro dedicata ai professionisti della salute, al link: https://guna.com/it/pro/

Per maggiori informazioni contattare info@guna.it.

Bibliografia:

  1. Battaglia E. et al, World J Gastroenterol. May 14, 2024; 30(18): 2467-2478
  2. Antunes C. et al., Gastroesophageal Reflux Disease © 2024, StratPearls Publishing LLC, PMID: 28722967
  3. SIFAC. Reflusso gastroesofageo, Il ruolo di MMG e del farmacista

Grazie al contributo di GUNA

TAG: REFLUSSO GASTROESOFAGEO, GUNA

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