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Salute benessere

20 Novembre 2023

Violenza sulle donne: nel 2022 oltre 14 mila accessi al pronto soccorso. I dati su attuazione delle Linee guida

Il Ministero della Salute ha verificato l’attuazione delle linee guida nelle strutture ospedaliere. I dati all’evento per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

di Redazione Farmacista33


Violenza sulle donne: nel 2022 oltre 14 mila accessi al pronto soccorso. I dati su attuazione delle Linee guida

Lo scorso anno in Italia "sono stati 14.448 gli accessi di donne in pronto soccorso con indicazione di violenza, con un aumento del 13% rispetto al 2021. In Italia si stima che circa l'8,6 % delle donne vittime di violenza che si rivolge al pronto soccorso, accede più di una volta". Lo ha affermato il ministro della Salute Orazio Schillaci citando i dati del Sistema Emur per il monitoraggio dell'assistenza in emergenza-urgenza durante l’evento per la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne (a livello globale ricorre il 25 novembre), svoltosi oggi a Roma.

Verificato lo stato di attuazione delle linee guida ministeriali nei pronto soccorso ospedalieri

Per l’Organizzazione mondiale della sanità la violenza contro le donne è uno dei principali problemi di salute pubblica: nel mondo 1 donna su 3 ha subìto violenza sessuale o fisica nel corso della propria vita. In Italia le donne che arrivano in pronto soccorso, dopo aver subito una violenza, possono trovare un percorso protetto che garantisce: cura, sicurezza e orientamento ai servizi antiviolenza per sé stesse e i figli minori.
Infatti, dal 2017 sono in vigore le Linee guida “Percorso per le donne che subiscono violenza” (Dpcm 24 novembre 2017) che forniscono alle aziende sanitarie e ospedaliere strumenti operativi per riconoscere la violenza e identificare tutti i suoi aspetti e protagonisti, supportare la vittima, stimare il rischio per la sua tutela, documentare con precisione la violenza, informare e indirizzare la vittima ai soggetti della rete.
A distanza di cinque anni dall’approvazione delle linee guida, il Ministero della Salute, tra giugno e settembre 2023, ha voluto verificarne lo stato di attuazione attraverso un questionario rivolto a tutte le strutture sanitarie con Dea di I o II livello, pronto soccorso o pronto soccorso pediatrico.

Schillaci: il Pronto Soccorso è dove è possibile intercettare la vittima di violenza

Ha affermato il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, all’evento: “Il nostro servizio sanitario mette a disposizione di tutte le donne una rete capillare di servizi sul territorio e il pronto soccorso è il luogo dove è possibile intercettare la vittima di violenza perché è qui che si cerca il primo intervento sanitario. Come emerge dai dati del Sistema Emur per il monitoraggio dell’assistenza in emergenza-urgenza nel 2022 in Italia sono stati 14.448 gli accessi di donne in pronto soccorso con indicazione di violenza, con un aumento del 13% rispetto al 2021. In Italia si stima che circa l'8,6 % delle donne vittime di violenza che si rivolge al pronto soccorso, accede più di una volta. È dunque fondamentale garantire percorsi di assistenza adeguati e una appropriata formazione degli operatori sanitari affinché possano riconoscere, assistere e indirizzare tempestivamente per la presa in carico nei percorsi delle apposite reti territoriali i casi di violenza sulle donne che si presentano al pronto soccorso”.
“Il Pronto Soccorso -ha aggiunto- è il luogo dove è possibile intercettare la vittima di violenza perché è qui che si cerca il primo intervento sanitario. Oggi sappiamo che le forme più gravi di violenza contro le donne sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici. Per le donne vittime di violenza la rete di protezione è di fondamentale importanza: come emerge dai dati Istat riferiti agli anni 2021 e 2022, prima di iniziare il percorso di uscita dalla violenza, il 40% delle donne si è rivolta ai parenti per cercare aiuto, il 30% alle forze dell'ordine, il 19,3% ha fatto ricorso al pronto soccorso e all'ospedale”, ha proseguito.
Inoltre, ha rimarcato il ministro, “quando si parla di violenza sulle donne non si può non pensare alle tante donne impegnate nelle professioni sanitarie e sociosanitarie che subiscono aggressioni verbali e fisiche. Sul totale delle aggressioni agli operatori sanitari, circa il 70% riguarda proprio le donne”.

Pronto soccorso: il 77% ha protocolli attuativi del percorso per le donne che subiscono violenza
I dati raccolti hanno mostrato che l’80% delle strutture (497 pronto soccorso sui 618 attesi) ha risposto al questionario, articolato in diverse sezioni tematiche: accesso al pronto soccorso, trattamento diagnostico terapeutico, dimissione, rete territoriale per la presa in carico, formazione.
L'analisi delle risposte all’indagine ha mostrato che il 77% delle strutture ha in uso i protocolli attuativi del percorso per le donne che subiscono violenza e presso il 79% delle strutture è individuato il referente del percorso.
L’83% dei pronto soccorso assicura procedure diversificate e modalità di dimissione protetta nel caso di valutazione a rischio alto, ma solo nel 62% delle strutture è presente un sistema per l’accompagnamento delle donne e degli eventuali figli a una struttura protetta esterna.
Nella quasi totalità (98%) delle strutture la donna viene informata della presenza sul territorio dei centri antiviolenza e (99,6%) garantita una puntuale informazione sulla possibilità di sporgere querela, anche contattando direttamente le forze dell’ordine. Inoltre, nel 79% dei pronto soccorso viene assicurato il supporto di mediatrici linguistico-culturali per via telefonica e solo nel 44% delle strutture avviene in presenza in pronto soccorso.  
Nonostante nel 79% dei pronto soccorso ci siano attività e percorsi di formazione e aggiornamento sulla violenza per gli operatori sanitari, solo nel 59% delle strutture c’è poi la presenza di una equipe multidisciplinare dedicata al percorso per le donne che subiscono violenza.  
Quasi tutte le strutture (94%) garantisce, in presenza di figli minori, la possibilità che possano restare con la madre e che siano coinvolti nel suo stesso percorso.
Non mancano, infine, aspetti che necessitano di ulteriore implementazione se si considera che solo il 28% delle strutture che risposto al questionario dichiara una presa in carico sociale attiva h24 e il 39% prevede figure di supporto per le donne con disabilità.

Per ulteriori informazioni:
https://www.youtube.com/watch?v=TDv7tyz6C0w  

TAG: MINISTERO DELLA SALUTE, VIOLENZA, DONNE, LINEE GUIDA, GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, MEDICINA, PRONTO SOCCORSO

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