Medicina
08 Aprile 2024 Nel primo trimestre del 2024 sono stati registrati 213 casi di morbillo, la trasmissione è avvenuta principalmente in ambito famigliare e tra i casi di cui si conosce lo stato vaccinale (187) l’88,2% erano non vaccinati al momento del contagio. I dati iss
Nel primo trimestre del 2024 sono stati registrati 213 casi di morbillo, di cui 181 confermati in laboratorio, la trasmissione è avvenuta principalmente in ambito famigliare e tra i casi di cui si conosce lo stato vaccinale (187) l’88,2% erano non vaccinati al momento del contagio. Sono i dati forniti dalla sorveglianza epidemiologica nazionale del morbillo e della rosolia che è coordinata dal Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità con il Reparto Epidemiologia, Biostatistica e Modelli Matematici e il Laboratorio Nazionale di riferimento per il Morbillo e la Rosolia con il contributo della rete nazionale di Laboratori Regionali di Riferimento (MoRoNet).
I dati diffusi dall’Istituto superiore di sanità fanno riferimento al periodo 01/01/2024 al 31/03/2024 in cui sono stati notificati 213 casi di morbillo, di cui 181 confermati in laboratorio, 9 probabili e 23 casi possibili. Dei casi segnalati 18 (8,4%) sono casi importati. L’incidenza nazionale nel periodo è stata pari a 14,5 casi per milione di abitanti: 15 Regioni/PPAA hanno segnalato casi, di cui tre Regioni (Lazio, Sicilia e Toscana) hanno segnalato complessivamente 68% dei casi (146/213). L’incidenza più elevata è stata osservata nella Regione Lazio (44,9/milione).
L’età mediana dei casi segnalati è 31 anni, con un range che va da 0 a 69 anni: e tre quarti dei casi (74,2%) ha un’età compresa tra 15 e 64 anni. L’incidenza più elevata è stata osservata nella fascia di età 0-4 anni (63,3 casi per milione), seguita dalla fascia 15-39 anni (28,3 casi per milione). Sono stati segnalati 11 casi in bambini con meno di un anno di età.
Lo stato vaccinale è noto per 187 casi su 213 (87,8%), di cui 165 casi (88,2%) erano non vaccinati al momento del contagio, 11 casi erano vaccinati con una dose, nove casi con due dosi e per due casi non era noto il numero di dosi effettuate. In 56 casi (26,3%) si è verificata almeno una complicanza, tra le più frequentemente riportate sono state epatite/aumento delle transaminasi (n=26) e polmonite (n=23).
Il 48,8% dei casi sono stati ricoverati (104/213) e ulteriori 38 casi si sono rivolti ad un Pronto Soccorso. L’informazione sull’ambito di trasmissione è nota per la metà dei casi segnalati. La trasmissione è avvenuta principalmente in ambito famigliare (n=35). Venti casi si sono verificati a seguito di trasmissione in ambito nosocomiale, 19 in ambito lavorativo, 13 casi durante viaggi internazionali e sei casi in ambito scolastico. Undici dei casi segnalati sono operatori sanitari, di cui sei non vaccinati. I dati preliminari dei casi di morbillo genotipizzati (63 dei 181 casi confermati) mostrano la seguente distribuzione: 61 casi con genotipo D8 e 2 casi con genotipo B3.
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