Europa
11 Aprile 2024Il Direttore Generale dell'Efpia, Nathalie Moll, ha commentato il voto del Parlamento europeo sulla riforma della legislazione farmaceutica europea: un momento altamente significativo per l'industria farmaceutica ma la strada per ripristinare il vantaggio competitivo dell’Europa è lunga
I membri del Parlamento Europeo hanno adottato la loro posizione sulla legislazione farmaceutica dell'UE. Nathalie Moll, Direttore Generale della Federazione Europea delle Industrie e delle Associazioni Farmaceutiche (EFPIA), ha commentato il voto definendolo un momento altamente significativo per l'industria farmaceutica basata sulla ricerca: "Questo rappresenta un momento cruciale per noi. La decisione presa oggi disegna il futuro della salute, della ricerca e dell'innovazione nelle scienze della vita, e della cura dei pazienti nella nostra regione."
Al centro del dibattito degli ultimi mesi vi è stata la questione di come garantire ai pazienti un accesso più rapido ed equo ai nuovi medicinali e di come l'Europa possa colmare il divario di investimenti rispetto ad altre aree del mondo. "Crediamo fermamente," spiega Moll, "che il Parlamento abbia approvato emendamenti che rafforzano le proposte originali della Commissione Europea, sviluppando così un quadro normativo moderno e adatto al futuro. Un'azione che l'industria accoglie con favore." Uno degli aspetti più pragmatici e di buon senso adottati dal Parlamento, secondo Moll, è stato evitare che i due anni di protezione dei dati normativi di un'azienda dipendano dalla disponibilità del medicinale in tutti i 27 Stati membri dell'UE entro due anni dall'ottenimento dell'autorizzazione alla commercializzazione. "Hanno riconosciuto che la maggior parte dei fattori che determinano se un medicinale è disponibile o meno, sono fuori dal controllo della singola azienda," spiega Moll. "Piuttosto che aspettare una legislazione non adeguata ad affrontare l'accesso ai medicinali negli Stati membri, siamo convinti che sedendoci al tavolo con pazienti, payers, fornitori e politici nazionali, possiamo trovare soluzioni praticabili per migliorare l'accesso ai trattamenti per i pazienti".
Nonostante i miglioramenti apportati alle proposte originali della Commissione Europea, Moll evidenzia che la posizione adottata in seduta plenaria riduce di sei mesi la protezione dei dati normativi: "È difficile capire," sottolinea il Direttore di EFPIA, "come la riduzione di sei mesi di protezione normativa dei dati, utili per ricercare, sviluppare e produrre nuovi medicinali e vaccini possa essere un interesse dell'Europa o dei pazienti europei, soprattutto in un momento in cui la nostra regione ha necessità di aumentare la competitività per attrarre investimenti globali da nazioni ambiziose come gli Stati Uniti e la Cina". La sfida per i legislatori ora, secondo Moll, è allineare la prossima iterazione della legislazione farmaceutica con le continue richieste dei leader europei di rafforzare la competitività europea e costruire un futuro industriale resiliente. "Come industria che contribuisce più di ogni altro settore al saldo commerciale dell'UE – evidenzia Moll - crediamo che la salute e le scienze della vita dovrebbero essere al centro della costruzione di quel futuro."
L'EFPIA pone l'accento sull'urgente necessità di adottare strategie sinergiche e ben ponderate che non solo preservino ma incentivino il dinamismo e l'innovazione dell'industria farmaceutica. Questo appello mira a garantire che il futuro della ricerca e della cura dei pazienti in Europa sia non solo sostenuto ma anche florido, a beneficio di tutto l'intero ecosistema sanitario.
Per saperne di più:
https://www.efpia.eu/news-events/the-efpia-view/statements-press-releases/efpia-responds-to-the-european-parliament-plenary-vote-despite-improvements-the-pharmaceutical-legislation-has-a-long-way-to-go-to-restore-europe-s-competitive-edge/
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