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12 Dicembre 2024

Specializzazione in farmacia, farmacisti ospedalieri: No all’abolizione del requisito per accedere a concorsi Ssn

Anaao Assomed e Sifo sono contrari all’emendamento al Ddl liste d’attesa che prevede l’abolizione del requisito della specializzazione per i farmacisti ospedalieri per accedere ai concorsi: dequalifica e indebolisce il personale sanitario

di Redazione Farmacista33


Specializzazione in farmacia, farmacisti ospedalieri: No all’abolizione del requisito per accedere a concorsi Ssn

L’emendamento al disegno di legge sulle liste d’attesa che prevede l’abolizione del requisito della specializzazione (in farmacia ospedaliera) per poter partecipare ai concorsi pubblici per entrare come dirigente sanitario farmacista del Servizio sanitario nazionale è un grave passo indietro, compromette la qualità del servizio, dequalifica e indebolisce il personale sanitario. È quanto sostengono le rappresentanze sindacali Anaao Assomed ma anche la Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie-SIFO che sta seguendo con attenzione il dibattito parlamentare che in questi giorni è particolarmente intenso sui temi che riguardano la salute e le sue professioni. Contraria anche l’Intersindacale dei Dirigenti Medici, Veterinari e Sanitari: emendamento viola norme vigenti.

Emendamento proposto al Ddl liste d’attesa

Con l’emendamento all’articolo 6 del Ddl (6.0.15, "Disposizioni relative all'esercizio della professione di farmacista", Pogliese, Russo, Bucalo, Sallemi, Satta, Mancini) si chiede di inserire un 6-bis che prevede che “Per i laureati in Farmacia e Farmacia Industriale abilitati all'esercizio della professione di farmacista, è abolito il requisito della specializzazione ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici per dirigente sanitario farmacista del Servizio sanitario nazionale”.

Ma secondo Pierino Di Silverio Segretario Nazionale Anaao Assomed, “l’abolizione del requisito della specializzazione per l’assunzione dei farmacisti ospedalieri rappresenta un grave passo indietro nella tutela della salute pubblica e nella valorizzazione della professione farmacista”.  

“L’eliminazione di questo requisito – prosegue - rischia di compromettere la qualità del servizio offerto nelle strutture sanitarie, mettendo a rischio i pazienti e vanificando decenni di progresso nel settore della farmacia ospedaliera e territoriale del SSN. Dobbiamo salvaguardare la qualità: la salute pubblica non può essere affidata a figure professionali che, pur qualificate, non abbiano ricevuto una formazione specifica per l’ambito ospedaliero e territoriale SSN”. “Peraltro si determinerebbe un grave vulnus legislativo rispetto al dlgs 502/92, poiché i farmacisti sarebbero l’unica categoria a non avere il requisito peculiare dell’intera area della dirigenza sanitaria”.

Per il sindacato sta proseguendo “un processo pericoloso e inaccettabile di dequalificazione del personale sanitario”, e chiede che il Governo “ritiri l’emendamento altrimenti saremo costretti a valutare ricorsi in massa contro una legge inaccettabile”.

Sifo: no all'approvazione dell'emendamento. Professione va rinforzata non indebolita

Della stessa idea anche la Sifo come spiega Arturo Cavaliere, presidente della Società: “Se l'emendamento venisse accolto, imprimerebbe un indirizzo preoccupante all'intero sistema della sicurezza delle cure, perché porterebbe alla semi-distruzione della professione specialistica di farmacista ospedaliero, mettendo in serio pericolo il mondo Accademico Universitario e della formazione specialistica, facendo da cavallo di Troia ed indebolendo un sistema complessivo di diagnosi, cura, vigilanza e ricerca".

"La SIFO", conclude Cavaliere, "sta dialogando da tempo con il Ministro Orazio Schillaci ed il Sottosegretario Marcello Gemmato, oltre che con FOFI, per la difesa, il consolidamento ed il rilancio della professione del farmacista ospedaliero e dei servizi sanitari. Di conseguenza ci siamo subito attivati per una interlocuzione diretta affinché l'emendamento indicato non venga approvato. Confidiamo nel Governo e nel Parlamento affinché la nostra professione venga rinforzata, invece che indebolita, per il suo ruolo trasversale e sempre più centrale nel rinnovamento del SSN".

Intersindacale dei Dirigenti Medici, Veterinari e Sanitari: emendamento viola norme vigenti

Schierati per il No all'abolizione della specializzazione anche l’Intersindacale dei Dirigenti Medici, Veterinari e Sanitari (AAROI-EMAC, FASSID, FVM, FP CGIL MEDICI E DIRIGENTI SSN, UIL FPL):  "Quest’iniziativa, sulla quale riteniamo più urgente manifestare immediatamente la nostra più netta opposizione, si pone in palese violazione dei DDPR 483/97 e 484/97, oltre che della Legge 502/92 e più in generale dell’intero quadro normativo che regola i requisiti per l’accesso alla Dirigenza Sanitaria nel Pubblico Impiego" 


"L'iniziativa, intrapresa da un gruppo di senatori di maggioranza, rischia di portare ad escludere dal ruolo della Dirigenza e quindi dal CCNL dell’Area sanità un’intera categoria di Farmacisti dirigenti del SSN, riportandola indietro di 40 anni a danno della professionalità e dell’immagine ad oggi duramente conquistate ma, ancora di più, a danno del SSN e della sostenibilità dello stesso" dichiara l'intersindacale. 
"L’obbligo della Specializzazione previsto dai vigenti ordinamenti per tutti i profili e per TUTTE le categorie specialistiche della dirigenza sanitaria operanti nel SSN, è stato introdotto proprio a garanzia della massima professionalità necessaria nella difficile azione di Clinical Governance, che richiede interventi strategici di massima professionalità e competenza che si acquisiscono ESCLUSIVAMENTE attraverso un percorso professionalizzante che solo la specializzazione può assicurare. L’emendamento proposto, oltre che sconvolgere in modo inaccettabile le modalità di reclutamento di personale, viola la dignità professionale dei farmacisti regolarmente specializzati e – soprattutto – mette a rischio la qualità e la sicurezza dei servizi farmaceutici, aprendo inoltre pericolosamente la strada al rischio di analoghe deregulation anche per altre categorie di dirigenti sanitari. L’Intersindacale, pertanto, chiede con forza che l'emendamento venga immediatamente ritirato, riservandosi - in caso contrario - di adire le vie legali, oltre che di intraprendere ogni altra iniziativa di opposizione".

TAG: FARMACISTI OSPEDALIERI, FARMACIA OSPEDALIERA, SIFO - SOCIETà ITALIANA DI FARMACIA OSPEDALIERA E DEI SERVIZI FARMACEUTICI DELLE AZIENDE SANITARIE, CONCORSO

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