Politica e Sanità
20 Febbraio 2025Il Ministero della Salute ha presentato in Conferenza Stato-Regioni una bozza del nuovo Piano nazionale pandemico 2025-2029, che definisce le strategie di preparazione e risposta a un'eventuale emergenza sanitaria
In caso di una eventuale emergenza sanitaria i vaccini rappresentano strumenti di contrasto efficaci ma non devono essere l’unico, si possono prevedere alcune restrizioni alla libertà personale ma solo di fronte a "pandemia di carattere eccezionale", e senza il ricorso ai Dpcm. “È escluso l'utilizzo di atti amministrativi per l'adozione di ogni misura che possa essere coercitiva della libertà personale o compressiva dei diritti civili e sociali. Solo con leggi o atti aventi forza di legge e nel rispetto dei principi costituzionali possono essere previste misure temporanee, straordinarie ed eccezionali". Sul piano operativo si fa riferimento al DM 77 con il potenziamento degli attori territoriali, farmacia dei servizi inclusa. Sono alcuni punti previsti nella bozza del nuovo Piano nazionale pandemico 2025-2029, che il Ministero della Salute ha presentato in Conferenza Stato-Regioni e che definisce le strategie di preparazione e risposta a un'eventuale emergenza sanitaria.
Il documento introduce alcuni cambiamenti rispetto alla gestione della pandemia da Covid-19, ponendo particolare attenzione al rispetto dei principi costituzionali e alla necessità di evitare l'uso di atti amministrativi per l'adozione di misure coercitive sulla libertà personale. Ogni eventuale restrizione dovrà avvenire attraverso leggi o atti aventi forza di legge.
Uno degli aspetti centrali del piano riguarda l'approccio alla vaccinazione. Il documento riconosce i vaccini come strumenti di prevenzione efficaci, ma sottolinea che non possono essere considerati l'unico mezzo di contrasto a un'epidemia. Si evidenzia la necessità di affiancare ai vaccini altre strategie terapeutiche e misure di protezione sanitaria.
Il piano prevede che ogni intervento sia basato su un solido razionale scientifico e metodologico. Tra i principi guida vengono citati la precauzione, la responsabilità, la proporzionalità e la ragionevolezza, con un'attenzione particolare alla trasparenza nelle decisioni. Le istituzioni coinvolte nella gestione di un'eventuale emergenza dovranno rendicontare pubblicamente il loro operato e garantire un uso efficiente delle risorse disponibili.
La bozza affronta anche il tema della distribuzione delle risorse sanitarie, evidenziando che, in caso di scarsità, ogni scelta dovrà rispettare il principio di uguaglianza e equità, evitando discriminazioni. Particolare attenzione viene riservata alle fasce di popolazione più vulnerabili, come gli anziani, i pazienti affetti da patologie croniche e le persone in condizioni di fragilità sociale ed economica.
Dal punto di vista operativo, un elemento innovativo introdotto dal D.M. 77/2022 è la stretta collaborazione del Dipartimento di Prevenzione con le Case della Comunità, allo scopo di realizzare interventi di comunità e individuali. Allo scopo di potenziare il territorio e di rafforzarne l’integrazione con i servizi ospedalieri, al fine di ridurre il ricorso inappropriato ed eccessivo ai servizi di emergenza, si promuoveranno azioni per il potenziamento dei Mmg, dei pediatri, degli specialisti ambulatoriali e della rete delle farmacie dei servizi e di prossimità. In merito alla farmacia dei servizi il Ministero della salute coordinerà un “Tavolo Tecnico per l’elaborazione e l’operatività della Farmacia dei Servizi”. Inoltre, come richiamato nel capitolo C.2. “Sorveglianza integrata” si prevede la ricognizione e il potenziamento dei laboratori di microbiologia e virologia.
Sul piano della comunicazione, il documento sottolinea la necessità di informare la popolazione in modo chiaro e accessibile, evitando toni allarmistici o discriminatori. La sensibilizzazione sui benefici e i rischi delle misure adottate dovrà essere improntata a criteri di trasparenza e correttezza scientifica.
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha dichiarato che il nuovo piano pandemico, attualmente in fase di valutazione da parte delle Regioni, prevede una copertura economica già inserita nella legge di bilancio. L'obiettivo principale, ha sottolineato il ministro, è garantire la tutela delle libertà individuali e il benessere dei cittadini, nell'ottica di una gestione equilibrata e razionale delle eventuali emergenze future.
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