Europa
21 Novembre 2023 Gli infermieri autonomi francesi chiedono scorte di vaccini nei loro studi che, però, ne ridurrebbe la somministrazione nelle farmacie di comunità
In Francia nove infermieri autonomi su dieci chiedono di avere scorte di vaccini nei loro studi. Una richiesta che, secondo un recente articolo pubblicato su "Le quotidien du pharmacien”, quotidiano online francese specializzato in tematiche farmaceutiche, nasce dalla necessità di evitare la perdita di pazienti a favore delle farmacie comunitarie e per facilitare la vaccinazione a domicilio.
Richieste scorte di vaccini dagli infermieri autonomi
La Federazione Nazionale degli Infermieri francese (FNI), basandosi su un proprio sondaggio realizzato con 1.964 infermieri autonomi, ha evidenziato una richiesta predominante: la necessità di avere scorte di vaccini disponibili direttamente nei loro studi. Ciò nasce dalla volontà di offrire un servizio di vaccinazione più immediato e autonomo, riducendo la dipendenza dalle farmacie di prossimità e impedendo così il trasferimento dei pazienti verso queste ultime. In questo contesto di crescente rivalità, la proposta della FNI si inserisce in un quadro in cui la relazione tra infermieri e farmacisti è spesso percepita come competitiva, soprattutto nell'ambito della somministrazione dei vaccini. La richiesta che gli studi infermieristici privati abbiano scorte di vaccini per soddisfare le esigenze della loro clientela emerge come una risposta all'Unione dei Sindacati dei Farmacisti comunitari francesi (USPO), dopo l’annuncio della possibilità di vaccinazione a domicilio da parte delle farmacie.
Sindacato degli infermieri: necessaria cooperazione tra operatori sanitari
Sul campo, la vaccinazione sembra essere il principale punto di attrito tra le due professioni. Quasi metà degli infermieri autonomi (49%) afferma che "le dosi di vaccini ordinate sono disponibili in tempo utile", ma il 45,6% lamenta ritardi e il 5,3% indica che il loro farmacista raramente fornisce le dosi. Inoltre, solo l’11,8% dei pazienti torna a vaccinarsi contro l’influenza presso l’ambulatorio dopo la consegna della dose in farmacia. In segno di tregua, il sindacato infermieristico insiste su una necessaria cooperazione tra infermieri autonomi e farmacisti comunitari. Tuttavia, i risultati del sondaggio suggeriscono che molto resta da fare: Il 47,3% degli infermieri ritiene che le relazioni con il proprio farmacista di zona non siano "sempre perfette", mentre poco meno dell'8% dichiara di affrontare relazioni "difficili o conflittuali". La rivalità rimane forte, almeno da parte degli infermieri: il 90% percepisce il farmacista comunitario come un concorrente.
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