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19 Dicembre 2025

Farmacista presidio di prossimità: presa in carico del paziente cronico al centro del confronto con gli studenti a Perugia

All’Università di Perugia dialogo tra studenti di Farmacia, Ordine, Federfarma e accademia sul ruolo strategico del farmacista nella sanità territoriale. Al centro, continuità delle cure, presa in carico del paziente cronico e rafforzamento della farmacia dei servizi alla luce del DM 77 e del DDL Semplificazioni 2025

di Redazione Farmacista33


Farmacista presidio di prossimità: presa in carico del paziente cronico al centro del confronto con gli studenti a Perugia

Il farmacista come presidio di prossimità, chiamato a garantire continuità assistenziale e presa in carico del paziente cronico, è stato al centro del confronto tra studenti del Corso di Laurea in Farmacia dell’Università di Perugia e rappresentanti dell’Ordine professionale, del mondo associativo e dell’accademia. Un dialogo che ha messo a fuoco l’evoluzione della professione nel quadro della sanità territoriale e il ruolo strategico della farmacia nel rispondere in modo concreto alle fragilità emergenti.

All’iniziativa, riporta la stampa locale, hanno partecipato il presidente dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Perugia, Filiberto Orlacchio, la presidente di Federfarma Perugia, Silvia Pagliacci, e la professoressa Francesca Fallarino, ordinario di Farmacologia dell’Ateneo perugino. Un confronto a più voci che ha intrecciato esperienze professionali, responsabilità istituzionali e prospettive formative, evidenziando la dimensione pubblica e sociale della professione farmaceutica.

Al centro del dibattito è stato posto il vissuto quotidiano del paziente con patologia cronica, spesso alle prese con terapie complesse, controlli ripetuti, passaggi tra servizi diversi e il timore di una frammentazione del percorso di cura. È emerso con forza il bisogno di un accompagnamento reale e continuo: una figura in grado di ascoltare, aiutare a interpretare le prescrizioni, intercettare precocemente dubbi e difficoltà, evitare che la persona si perda nella burocrazia o rinunci alle cure.

“Nostra responsabilità è la presa in carico e non solo la terapia, soprattutto dei pazienti cronici - ha ribadito Orlacchio, rivolgendosi agli studenti.- Un impegno che, secondo l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Perugia, si traduce nella promozione di una sanità territoriale realmente centrata sul paziente, nella quale il farmacista e la farmacia siano pienamente riconosciuti come riferimento per la continuità assistenziale, la prossimità e la tutela della salute dei cittadini".

In questo scenario, il farmacista territoriale è stato descritto come perno della sanità di prossimità delineata dal DM 77/2022, capace di offrire un punto di riferimento accessibile, riconoscibile e continuativo, spesso il più vicino alla quotidianità del paziente. La farmacia, grazie alla sua presenza capillare sul territorio, viene così letta non solo come luogo di dispensazione del farmaco, ma come spazio di orientamento, sostegno all’aderenza terapeutica e collegamento stabile con il resto della rete assistenziale.

“I bisogni del paziente cronico richiedono risposte semplici, continue e integrate: per il paziente la vera fragilità non è solo la malattia, ma il rischio di sentirsi solo all’interno di un sistema complesso - ha spiegato Silvia Pagliacci, presidente di Federfarma Perugia. - La farmacia rappresenta un presidio di prossimità riconoscibile e affidabile, che può rassicurare, accompagnare e rafforzare il legame tra il cittadino e il Servizio sanitario nazionale. La presa in carico non è un concetto astratto, ma un impegno concreto che passa anche dalla relazione professionale”.

Nel corso dell’incontro è stato inoltre ricordato come il quadro normativo stia evolvendo verso un rafforzamento della farmacia dei servizi. Le misure previste dal DDL Semplificazioni 2025, insieme al modello delineato dal DM 77, ampliano i servizi erogabili in farmacia e semplificano l’accesso a prestazioni sanitarie, consolidando il ruolo del farmacista nella gestione quotidiana della cronicità.

“Il paziente cronico ha bisogno di stabilità, ascolto e orientamento -  ha sottolineato Orlacchio. - Il ruolo del farmacista territoriale, grazie alle recenti misure di semplificazione e al rafforzamento dei servizi in farmacia, può offrire un supporto reale nel quotidiano, contribuendo a ridurre disagi, incertezze e accessi impropri al sistema sanitario, con un beneficio diretto per il cittadino e per la sostenibilità del sistema”.

TAG: UNIVERSITà, FARMACIA DEI SERVIZI, FEDERFARMA PERUGIA

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