Politica e Sanità
22 Settembre 2016Le farmacie del palermitano che avevano fatto richiesta in Comune per poter decentrare la propria sede dovranno aspettare fino a primavera inoltrata del prossimo anno per poter far valere i propri diritti. Un'attesa, quella dei titolari di Palermo, che va avanti da anni e che è destinata a protrarsi almeno ancora per qualche mese, da quanto riferito a Farmacista33 dal presidente dell'Ordine dei farmacisti di Palermo Antonino D'Alessandro.
A rallentare il normale iter procedurale sembrerebbe aver contribuito in larga parte anche il concorso straordinario del 2012 per l'assegnazione delle nuove sedi farmaceutiche: «Le domande di decentramento dovrebbero essere accettate dal Comune non appena si farà una rivisitazione della pianta organica che permetterà di individuare le aree del territorio carenti di servizio. Tuttavia, ciò avverrà solo dopo che saranno state allocate tutte e 29 le nuove sedi del concorso - spiega D'Alessandro - le 29 sedi sono state individuate ma bisogna aspettare che vengano aperte affinché il Comune possa stabilire quali zone resteranno carenti di servizio perché per queste sedi non è stato indicato un punto preciso di apertura ma un'area orientativa. Bisogna vedere come si posizioneranno esattamente le farmacie vinte a concorso. Inoltre, ci sono di mezzo dei ricorsi fatti sia dagli stessi concorrenti sia da qualche farmacista esterno al concorso - spiega D'Alessandro - per avere una risposta definitiva bisognerà aspettare aprile/maggio 2017».
A sollevare la questione è stato il capogruppo dell'Ncd, Alessandro Anello, il quale ha interpellato i dirigenti e funzionari responsabili dell'aggiornamento del Piano farmacie, che andrebbe effettuato ogni due anni. Dall'interrogazione sarebbe emerso non solo che nessuno si stava occupando dell'aggiornamento, ma che in realtà il Piano approvato dal Consiglio nel 2014 non sarebbe mai stato trasmesso agli uffici di competenza, si legge dalla stampa locale. Inoltre, l'amministrazione comunale, anziché mandare in Consiglio il piano aggiornato per l'approvazione, avrebbe sostituito ben cinque dirigenti a capo del servizio. «Ogni 2 anni bisognerebbe fare un aggiornamento della pianta organica ma non è stato fatto perché la Regione si è bloccata a causa dei ricorsi legati al concorso straordinario, ma ora è quasi tutto pronto - afferma D'Alessandro - se non c'è un assetto definitivo di nuove farmacie che dovrebbero essere assegnate questa rivisitazione diviene un po' difficile alle autorità preposte a dover individuare le nuove zone carenti di servizio». Nell'aggiornamento del piano bisognerà tenere da conto anche il nuovo censimento della popolazione: «Dal Comune parlano di un aumento di popolazione e per questo dovrebbero essere individuate altre 7 sedi da assegnare a concorso, ma i dati restano ancora da verificare» conclude D'Alessandro.
Attilia Burke
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