Politica e Sanità
16 Novembre 2011Risparmi fino al 60% per il Servizio sanitario nazionale e non solo. Per i cittadini via il balzello dei ticket, tanto più "odioso quando grava su farmaci di cui non si può fare a meno", ovvero medicinali essenziali per la cura di malattie croniche e gravi o farmaci prescritti dopo un ricovero in ospedale. La ricetta per risanare la casse in affanno del Ssn, nonch� i portafogli degli italiani "che arrancano per arrivare a fine mese", è della Società italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie (Sifo), che chiede di puntare sulla distribuzione diretta per sforbiciare i costi della sanità italiana. Passando, in altre parole, per le farmacie ospedaliere o i distretti Asl se si devono continuare le cure dopo un ricovero, o se si necessita di medicinali particolarmente delicati: pensiamo agli oncologici o agli innovativi farmaci biologici. "Se prendiamo in considerazione i medicinali contemplati nel prontuario ospedale-territorio, il cosiddetto Pht - spiega Pietro Finocchiaro, segretario nazionale Sifo, in una conferenza stampa a Roma in occasione del Congresso nazionale della Società che aprirà i battenti a Napoli domenica 12 ottobre - i risparmi per il Ssn ammontano al 40%. Ma se focalizziamo l''attenzione sui farmaci prescritti dopo il ricovero ospedaliero, la sforbiciata ai costi lievita al 60%". Per questo la Sifo chiede alle istituzioni di puntare sulla diretta, liberando risorse per il Servizio sanitario nazionale. E di omogeneizzare sul territorio questa forma di distribuzione. Perch� anche su questo fronte l''Italia è un Paese a due velocità. "Ci sono alcune realtà, come l''Emilia e la Toscana - evidenzia Annamaria Nicchia, presidente del Congresso Sifo e direttore dell''Unità operativa Struttura complessa di farmacia presso l''azienda ospedaliera Cardarelli di Napoli - in cui la diretta è una realtà pienamente consolidata, con conseguenti risparmi. Altre, invece, dove non lo è affatto. La distribuzione diretta, inoltre, avrebbe il merito di dare nuova linfa alla diffusione dei farmaci generici. "Se dopo il ricovero ospedaliero questi medicinali vengono prescritti dalle farmacie distrettuali per un periodo più lungo ai pazienti - fa notare Fabrizio - è più facile che, recandosi dal medico di famiglia per avere una nuova prescrizione, sulla ricetta il camice bianco manterrà l''equivalente nella terapia".
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