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Farmaci e dintorni

21 Luglio 2014

Farmaci veterinari: un nuovo barbiturico e modifiche per trilostano


Con procedura decentrata il ministero della Salute ha autorizzato l'immissione in commercio del medicinale per uso veterinario Eutavet (di Richter Pharma AG) soluzione iniettabile contenente pentobarbital sodico 400 mg/ml. Il farmaco è indicato per l'eutanasia di cavalli, pony, bovini, suini, cani, gatti, visoni, furetti, lepri, conigli, cavie, criceti, ratti, topi, pollame, piccioni, uccelli, serpenti, tartarughe, lucertole, rane. La detenzione e l'approvvigionamento sono consentiti esclusivamente al medico veterinario dietro presentazione di ricetta in triplice copia non ripetibile. Dopo l'uso il veterinario deve adottare misure adeguate per assicurare che le carcasse degli animali trattati con questo prodotto e i sottoprodotti di questi animali non entrino nella catena alimentare e non vengano usati per l'alimentazione umana o animale.
Con procedura europea centralizzata sono invece recepite le modifiche al Riassunto delle caratteristiche di prodotto (Rcp) del medicinale Vetoryl (di Dechra Limited) capsule dure a base di trilostano, per il trattamento dell'iperadrenocorticismo del cane. In particolare negli stampati saranno aggiunte le seguenti frasi, alle controindicazioni "non usare in animali che soffrono di malattia epatica primaria e/o di insufficienza renale; non usare in cani del peso inferiore a 3 kg; non usare in caso di ipersensibilità ai principi attivi o a uno qualsiasi degli eccipienti"- alla posologia "somministrare per via orale, una volta al giorno, con il cibo. La dose iniziale per il trattamento è pari a 2 mg/kg in base alle combinazioni disponibili dei formati delle capsule. Titolare la dose in base alla risposta individuale, determinata con il monitoraggio". Seguono istruzioni dettagliate per il veterinario su come e ogni quanti giorni effettuare sia il monitoraggio tramite test di stimolazione dell'Acth, sia la rivalutazione dell'andamento clinico della malattia. Infine in caso di eventuali episodi di sovradosaggio, non essendoci un antidoto specifico, può essere utile provocare il vomito e quindi somministrare del carbone attivo. (E.L.)

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A cura di Redazione Farmacista33

 
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