Salvia officinalis, foglie preziose per la ginecologia
Già dall'etimologia del nome, la Salvia officinalis ci fa capire quanto potesse essere importante il suo ruolo nella medicina popolare. Infatti, Salvia deriva dal latino "salvus", salvare, sicuro, sano. Dalle foglie di Salvia si ottiene un estratto ricco di flavonoidi, terpeni, tannini, derivati dell'acido caffeico ed olio essenziale. Proprio l'olio essenziale è da considerare con attenzione, poiché ricco in tujone, composto che può risultare neurotossico ad alte dosi. La neurotossicità del tujone è stata associata alla sua capacità di bloccare a livello cerebrale i recettori dell'acido ã-amminobutirrico (GABA) e, in particolare, uno studio condotto da Hold e coll. ha dimostrato che il tujone agisce da antagonista dei recettori GABAA. La riduzione dell'attività gabaergica prodotta sembra favorire l'insorgenza di scariche elettriche neuronali anomale è stato inoltre ipotizzato che l'attività pro-convulsivante dell'á-tujone possa essere correlata anche ad una riduzione della risposta del recettore 5-HT3 per la serotonina.
La salvia officinalis è tuttavia studiata soprattutto in ambito ginecologico, in tutti i suoi derivati. Per esempio, l'olio essenziale è stato testato come aromaterapia per trattare i crampi mestruali ed i sintomi della dismenorrea. L'aromaterapia prevedeva il massaggio addominale con una soluzione oleosa a base di salvia, lavanda e rosa. Le pazienti trattate in tal modo hanno ridotto significativamente sia i crampi che la gravità della dismenorrea. Ma oltre la dismenorrea, la Salvia è stata impiegata nel trattamento delle vampate ed eccesso di sudorazione nelle donne in menopausa. Trattando per 8 settimane con una pastiglia a base di foglie fresche di salvia, gli studiosi hanno registrato una riduzione significativa e costante del numero di vampate giornaliere, accompagnato in ugual progressione dalla riduzione in tutti gli altri sintomi. Sembra che l'effetto anti-iperidrosi sia a livello centrale e sostenuto dall'olio essenziale con effetto antagonista sul sistema parasimpatico, oltre ad un effetto periferico paralizzante le terminazioni nervose delle ghiandole sudoripare. L'effetto sulle vampate, sembra invece da ricercarsi sull'azione estrogenica a carico di alcuni flavonoidi ubiquitari, tra cui Luteolin-7-O-glucoside.
Luca Guizzon Farmacista territoriale esperto in fitoterapia, Farmacia Campedello
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