Omeopatia

02 Maggio 2013

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Principali indicazioni
Chelidonium majus è indicato nelle affezioni epatobiliari: nell’epatite virale con colostasi e ittero; come complemento dei medicinali antispastici nella colica epatica; nella cefalea quando questa è associata a disturbi epatici; nel dolore all’ipocondrio destro accompagnato da stitichezza con feci chiare.

Sintomi e modalità di reazione
Dolore pungente dell’ipocondrio destro che s’irradia verso la schiena. Dolore fisso, costante, pungente o sordo, all’angolo inferiore della scapola destra. Lingua molle e floscia. Nausea con gusto amaro. Sonnolenza e stanchezza. Peggiora con la palpazione (ipocondrio destro), con il calore (cefalea) a partire dalle ore 16. Migliora bevendo bevande calde e con una pressione ampia e profonda. 

Posologia
Nell’epatite virale con colestasi e ittero (come complementare di Phosphorus) prescrivere 5 granuli alla 5 CH due volte al giorno; come complemento dei medicinali antispastici nella colica epatica: 5 granuli alla 15 CH ogni 2 ore diradando in base al miglioramento; nella cefalea quando questa è associata a disturbi epatici: 5 granuli alla 5 CH ogni 3 ore diradando in base al miglioramento; nel dolore all’ipocondrio destro accompagnato da stitichezza con feci chiare: 20 gocce alla 3 DH, due volte al giorno. 

Il simile cura il simile
Nella sperimentazione omeopatica il rimedio Chelidonium majus svolge un’azione elettiva a livello del fegato con ipertrofia del lobo destro, stasi biliare e produzione di indolo che ne giustifica l’odore fecaloide. 

Italo Grassi

Si ringrazia Siomi (Società italiana di omeopatia e medicina integrata) per la gentile collaborazione.