Politica e Sanità
19 Giugno 2013Una proroga fino al 31 agosto del vecchio regime di distribuzione dell’ossigeno terapeutico proposta dal presidente della Regione Molise è un possibile percorso per superare le contrapposizioni i titolari molisani. L’esclusione delle farmacie molisane dalla distribuzione dell’ossigeno terapeutico aveva, infatti, causato grande scontento tra i farmacisti, fino alla decisione di una serrata da parte di Federfama Molise. Il governatore del Molise, Paolo di Laura Frattura ha chiarito: «Applicheremo una proroga del vecchio regime fino alla fine del prossimo agosto così da avere tutti il tempo necessario per valutare come ottimizzare il servizio. Quello che a noi interessa, compatibilmente con gli obiettivi prefissati nel piano di rientro, è garantire ai cittadini un’alta qualità dell’offerta distributiva». È questa la proposta fatta ai rappresentanti di Federfarma Molise e degli Ordini provinciali dei farmacisti per superare le contrapposizioni sorte a seguito dell’aggiudicazione della gara per l’acquisto e la fornitura diretta dell’ossigeno, bandita dalla precedente struttura commissariale e successivamente assegnata. Tale gara prevede l’annullamento del tramite delle farmacie nell’approvvigionamento ai malati molisani dell’ossigeno da terapia domiciliare a lungo termine. Nell’incontro che si è tenuto pochi giorni fa a Campobasso tra Frattura e il soggetto attuatore dell’Asrem, Carmine Ruta, il presidente hanno sottolineato come «il piano di rientro ci impone una rivisitazione complessiva che da oggi siamo in grado di attuare per il meglio, grazie in particolare al lavoro compiuto dal dottor Ruta, dal personale dell’Assessorato regionale alla sanità e da quello dell’Asrem e grazie alla disponibilità manifestata da voi farmacisti di intraprendere un percorso condiviso. Questo ci permette di guardare al futuro con una maggiore serenità, anche di fronte alla prospettiva di inevitabili sacrifici. Il metodo ricognitivo e conoscitivo ci consentirà, numeri alla mano, di intervenire nel miglior modo possibile coniugando l’obiettivo del pareggio di bilancio, fissato per il 31 dicembre 2015, con la qualità del nostro servizio sanitario regionale. Così si entra nel merito e così si operano scelte articolate, condivise e attente al fabbisogno economico e alla qualità del servizio sociosanitario».
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