Politica e Sanità
30 Ottobre 2013«Non mi risulta nessun calo di iscrizioni a Farmacia». Così Ettore Novellino, presidente della conferenza dei presidi delle Facoltà di Farmacia liquida il quadro prospettato da un’indagine pubblicata sull’ultimo numero de L’Espresso e ripresa ieri da Farmacista33. «Il numero, peraltro programmato, di iscritti per quest’anno non è variato e abbiamo riempito tutti i posti disponibili. Per quel che riguarda le pre-iscrizioni ai test» continua Novellino «a Napoli ne abbiamo avute 1400 con 400 posti disponibili». Nessun fenomeno allarmante, perciò, secondo il presidente della conferenza dei presidi che peraltro sottolinea come «l’idea di una preparazione più trasversale e meno specialistica è uno dei punti programmatici discussi nel tavolo, aperto con Fofi e le altre associazioni e dedicato alla discussione della riforma del corso di laurea. Noi cercheremo di riposizionare il piano di studi in funzione dei nuovi profili professionali richiesti. A Napoli, per esempio» continua «nel prossimo anno accademico sarà chiusa l’Informazione scientifica del farmaco e al suo posto sarà aperta la facoltà di Scienze nutraceutiche. Il che significa una nuova figura professionale con competenze a 360° in ambito nutrizionale che può essere di supporto al farmacista in farmacia. E siamo i primi in Italia» sottolinea il docente. Un aspetto ancora da definire è «la reale quantificazione delle necessità. Un aspetto che stiamo portando avanti con Fofi e sul quale il 14 ottobre scorso abbiamo avuto un incontro con il ministero dell’Università. Oggetto dell’incontro» conclude « sono stati sia le modifiche da apportare all’esame di stato sia la ridefinizione del numero di farmacisti “necessari”. Siamo in attesa di una risposta ma le cose si stanno muovendo».
Di tutt’altro avviso il Movimento nazionale liberi farmacisti (Mnlf) che in una nota sottolinea come i dati presentati rappresentino «una clamorosa bocciatura dell''idea di promuovere il numero chiuso a livello nazionale dell''accesso a Farmacia», una proposta che Mnlf definisce «assurda ed eticamente discutibile». Solo «la creazione di nuove opportunità e la rimozione di vincoli anacronistici (vendita dei farmaci di fascia C nelle parafarmacie e creazione della farmacia non convenzionata) potrà dare nuovo slancio al settore della distribuzione del farmaco e alla creazione di nuovi posti di lavoro» conclude la nota.
Marco Malagutti
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