Farmacap, dipendenti annunciano sciopero per il 21 luglio
"Noi dipendenti Farmacap siamo in stato di agitazione e promuoveremo iniziative di mobilitazione con una giornata di sciopero per il prossimo 21 luglio". Comincia così una comunicazione ufficiale dei lavoratori dell'azienda che gestisce le farmacie comunali di Roma, che annuncia una giornata di agitazione per "la difesa del posto di lavoro" che, dicono i lavoratori, "è anche la difesa del diritto della cittadinanza a un Servizio pubblico che, sino ad oggi, è servito anche da "calmiere" rispetto ai prezzi dei medicinali". La questione si trascina da tempo dopo che, sul finire dell'anno scorso, è emerso un deficit, presunto per i lavoratori, di 15.000.000 di euro. Ma alle organizzazioni sindacali i conti non tornano visto che mentre «i 370 lavoratori sono stati sottoposti a sacrifici enormi con riduzioni salariali, demansionamenti, carenze di personale. Al contrario l'azienda ha mantenuto consulenze esterne di dubbia utilità e pari a 585.000 euro nel solo anno 2013». Sul fronte comunale ad infiammare il dibattito pensa un consigliere capitolino eletto nella lista Marino, Riccardo Magi, che sottolinea come «il 21 Luglio, giorno dello sciopero annunciato oggi, probabilmente nessuno in città sentirà la mancanza delle farmacie comunali». Secondo il consigliere comunale «la finalità per cui è nata Farmacap - al di là dei servizi di assistenza e soccorso, peraltro in buona parte sospesi o inutilizzabili, che possono essere offerti internalizzandoli se ritenuti necessari - è quella di portare il servizio delle farmacie a fasce di popolazione disagiate e svantaggiate e in zone in cui non arriva il servizio privato. Ma come abbiamo dimostrato con la mappa di Opencampidoglio.it la localizzazione di quasi tutte le 44 farmacie comunali non risponde alla missione dell'azienda, trovandosi le farmacie quasi sempre a poche decine o centinaia di metri da altre farmacie, e non offrendo servizi agevolati a quelle fasce di popolazione. O si valuta che sia possibile e doveroso riportare l'azienda al suo compito originario oppure la cosa migliore nell'interesse pubblico è la chiusura dell'azienda e la vendita delle licenze». Di tutt'altro avviso il presidente di Assofarm, Federazione nazionale che associa le Farmacie comunali, Venanzio Gizzi che rivendica l'importanza delle farmacie pubbliche, in particolare «per il sistema di concorrenza e per il livello qualitativo del servizio» nonché il «ruolo del servizio farmaceutico comunale che porta utili e profitti ai Comuni». Oltretutto» conclude «c'è un piano di risanamento di alto profilo, che deve essere attentamente valutato perché se venisse adottato probabilmente risolverebbe molti dei problemi esistenti».
Marco Malagutti
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