Vaccini
10 Maggio 2024L'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) ha completato un’analisi completa del Programma Esteso di Immunizzazione (EPI) che opera ormai da 50 anni. I dati dello studio sono stati pubblicati su The Lancet

Negli ultimi 50 anni i vaccini contro 14 malattie infettive (difterite, Haemophilus influenzae tipo B, epatite B, encefalite giapponese, morbillo, meningite A, pertosse, malattia pneumococcica invasiva, poliomielite, rotavirus, rosolia, tetano, tubercolosi e febbre gialla) hanno salvato almeno 154 milioni di vite di cui, 101 milioni, solo di neonati. Lo dicono i risultati di uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità pubblicato su The Lancet che dimostra che la vaccinazione è stata l'intervento sanitario più efficace per garantire che i bambini continuino a condurre vite sane fino all'età adulta
Vaccino contro il morbillo: il maggior impatto sulla riduzione della mortalità infantile
Tra i vaccini esaminati, quello contro il morbillo ha avuto il maggior impatto sulla riduzione della mortalità infantile, contribuendo al 60% delle vite salvate. La vaccinazione contro il morbillo rimarrà probabilmente la principale causa di prevenzione delle morti infantili anche in futuro. Nel complesso, la vaccinazione ha contribuito a ridurre la mortalità infantile del 40% a livello globale, e di oltre il 50% in Africa. Oltre al morbillo, le malattie incluse sono difterite, Haemophilus influenzae tipo B, epatite B, encefalite giapponese, meningite A, pertosse, polio, rotavirus, rosolia, tetano, tubercolosi e febbre gialla. Il direttore generale dell'OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha sottolineato l'importanza delle vaccinazioni, ricordando che grazie a queste, il vaiolo è stato eradicato e la polio è quasi scomparsa. La continua ricerca e collaborazione potrebbero portare a salvare molte altre vite nei prossimi 50 anni.
Lo studio, evidenzia come meno del 5% dei neonati avesse accesso alle vaccinazioni nel 1974, mentre oggi l'84% riceve le tre dosi raccomandate contro difterite, tetano e pertosse. Nonostante questi successi, rimangono sfide importanti: nel 2022, 33 milioni di bambini non hanno ricevuto le dosi necessarie del vaccino contro il morbillo. L'UNICEF e altre organizzazioni come Gavi e Vaccines Alliance, stanno lavorando per aumentare ulteriormente la copertura vaccinale, fornendo oltre 2 miliardi di dosi all'anno e proteggendo più di un miliardo di bambini nel corso degli anni. Gavi, in particolare, è stata fondata per espandere l'impatto dell'EPI, focalizzandosi sulle aree più vulnerabili e promuovendo l'equità vaccinale.
Questo progetto sanitario globale sottolinea quanto le vaccinazioni siano state uno dei più grandi successi nella storia della sanità. Il direttore generale dell'OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha ribadito l'importanza di continuare a sostenere la ricerca, gli investimenti e la collaborazione per garantire che ogni persona abbia accesso a questi interventi salvavita. Negli ultimi 50 anni, i progressi dell'EPI hanno dimostrato che la cooperazione tra governi, organizzazioni sanitarie, enti di beneficenza e comunità può portare a un miglioramento significativo della salute pubblica. Tuttavia, resta ancora molto da fare per raggiungere i 67 milioni di bambini che hanno perso una o più vaccinazioni durante la pandemia e per proteggere tutti da malattie prevenibili come morbillo, polio e meningite. La prossima sfida è assicurare che i programmi di immunizzazione rimangano finanziati e supportati, e che tutti, dai bambini agli anziani, possano beneficiare della protezione offerta dai vaccini. Solo così sarà possibile continuare a salvare milioni di vite nei prossimi anni.
https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(24)00850-X/fulltext
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