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20 Maggio 2024Nuovi dati presentati al Congresso europeo sull'obesità rivelano i benefici a lungo termine della semaglutide sul peso, sulle misure antropometriche e sugli esiti cardiovascolari in individui in sovrappeso/obesi ma non diabetici
Una nuova ricerca su oltre 17.000 adulti, in sovrappeso/obesi, ha dimostrato che la semaglutide può causare una perdita di peso media del 10% e una riduzione del girovita di oltre 7 cm, dopo 4 anni. Inoltre, la semaglutide può apportare anche benefici cardiovascolari indipendenti dal peso iniziale e dalla quantità di peso perso, riducendo gli eventi cardiovascolari maggiori (MACE), come mostra una nuova analisi internazionale. I dati sono stati presentati al Congresso europeo sull'obesità (ECO), che si è svolto in Italia dal 13 al 15 maggio.
Perdita di peso e riduzione del girovita
A partire dallo studio SELECT, che ha mostrato che la semaglutide riduce del 20% gli eventi avversi cardiovascolari, i ricercatori hanno condotto una nuova ricerca, esaminando l'efficacia del farmaco nella perdita di peso e nei cambiamenti delle misure antropometriche come BMI, circonferenza vita e rapporto vita-altezza in 17.604 pazienti, di 41 paesi differenti, confrontando semaglutide e placebo per 208 settimane.
I risultati mostrano che nel gruppo trattato con semaglutide, la perdita di peso è stata sostenuta per 4 anni, con una riduzione media del 10,2% del peso corporeo, di 7,7 cm del girovita e del 6,9% del rapporto vita-altezza (WHtR). Tali miglioramenti si sono verificati in entrambi i sessi e in tutte le categorie di etnia ed età, indipendentemente dallo stato glicemico iniziale o dal grasso corporeo metabolicamente non sano. “Questo grado di perdita di peso in una popolazione così ampia e diversificata suggerisce che è possibile avere un impatto positivo sul carico di salute pubblica di molteplici malattie legate all’obesità” afferma il primo autore dello studio, il professore Ryan.
Un’analisi stratificata ha mostrato, inoltre, che le donne che assumevano semaglutide tendevano a perdere in media più peso rispetto agli uomini, e i pazienti asiatici perdevano in media meno peso rispetto ad altre etnie.
Benefici cardiovascolari indipendenti dalla perdita di peso
Il secondo studio ha esaminato la relazione tra le misure di peso al basale e la variazione di peso con gli esiti cardiovascolari. I risultati hanno mostrato che il trattamento con semaglutide apporta benefici cardiovascolari, indipendentemente dal peso iniziale e dalla quantità di peso perso. Ciò suggerisce che anche i pazienti con obesità lieve o che perdono solo una modesta quantità di peso possono ottenere migliori esiti cardiovascolari. Tali risultati indicano che l'efficacia di semaglutide nel ridurre il rischio cardiovascolare non dipende solo dalla perdita di peso, ma potrebbe essere attribuita anche ad altri meccanismi alternativi che possono includere impatti positivi sulla glicemia, sulla pressione sanguigna, sull'infiammazione, effetti diretti sul muscolo cardiaco e sui vasi sanguigni, o una combinazione di questi fattori.
Nonostante questi importanti risultati, gli autori avvertono che SELECT non è uno studio di prevenzione primaria, quindi i dati non possono essere estrapolati a tutti gli adulti con sovrappeso e obesità per prevenire gli eventi cardiovascolari maggiori e che ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere appieno i benefici in diverse popolazioni.
https://www.nature.com/articles/s41591-024-02996-7
https://karger.com/ofa/article/17/Suppl.%201/7/907066/31st-European-Congress-on-Obesity-ECO-2024
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