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26 Settembre 2024Il 30 settembre è l’ultimo giorno per il pagamento dei contributi obbligatori Enpaf del 2024 senza incorrere nelle sanzioni previste dal decreto-legge n. 19/2024. Dopo tale data, saranno applicate le somme aggiuntive previste dalla nuova normativa.
Il 30 settembre scade il termine per il pagamento dei contributi obbligatori Enpaf del 2024, dopo tale data, saranno applicate le sanzioni previste dal decreto-legge 19/2024. Il 30 settembre è anche l’ultimo giorno in cui gli avvisi PagoPA dei contributi 2024 potranno essere pagati, dal 1° ottobre perderanno la loro validità e chi non avrà effettuato il pagamento riceverà un avviso di sollecito a dicembre con le sanzioni. Lo ricorda l’Enpaf e sottolinea che non tutti gli iscritti rischiano sanzioni, sono infatti esenti coloro che hanno presentato domanda di riduzione contributiva e sono in attesa di ricevere l’avviso PagoPA aggiornato e gli iscritti che, a seguito di una variazione dell’aliquota contributiva, devono ricevere gli avvisi PagoPA emessi dopo il 30 settembre.
L’Enpaf richiama le nuove disposizioni in materia di sanzioni aggiuntive per omissione o evasione contributiva, introdotte con decreto-legge n. 19/2024 convertito in legge (n. 56/2024) e in vigore dal 1° settembre 2024. In questo ambito, l’Ente “da sempre rinvia alla disciplina INPS, che è più favorevole al contribuente rispetto alle discipline autonome e più onerose contenute nei regolamenti delle altre Casse di previdenza dei professionisti”.
Come ricordato dall’Ente in una comunicazione dei mesi scorsi, “gli avvisi di sollecito, che perverranno nel mese di dicembre a coloro che non abbiano effettuato il pagamento nei termini, conterranno pertanto le sanzioni, sia pure estremamente ridotte, nel rispetto della citata normativa.
Mentre, “per quanto riguarda l’evasione contributiva, commessa da chi non comunica entro l’anno di aver perso il diritto di beneficiare della riduzione o del contributo di solidarietà, nel caso di segnalazione spontanea da parte del contribuente entro l’anno successivo, la nuova normativa prevede l’applicazione di sanzioni ridotte rispetto a quelle attualmente previste (ad esempio, l’iscritto che ha perso il diritto alla quota ridotta nell’anno 2024 e che avrebbe dovuto darne notizia entro il 31 dicembre 2024, beneficia della riduzione della sanzione se lo segnala all’Ente entro il 31 dicembre 2025)”.
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