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16 Dicembre 2021

Insonnia, rimedio ayurvedico aiuta a dormire meglio


Un sonno sano è essenziale per lo sviluppo neurale, l'apprendimento, la memoria, la regolazione cardiovascolare e metabolica

Un sonno sano è essenziale per lo sviluppo neurale, l'apprendimento, la memoria, la regolazione cardiovascolare e metabolica. Un presupposto generalmente accettato è che la quantità di sonno è sufficiente se l'individuo si sveglia sentendosi ben riposato e si comporta bene durante il giorno. Oltre alla durata adeguata, un sonno sano comprende una buona qualità. In generale, la durata del sonno diminuisce con l'aumentare dell'età, gli adulti più anziani tendono ad avere un sonno meno consolidato con risvegli più frequenti. L'insonnia è caratterizzata da un'insoddisfazione cronica per la quantità o la qualità del sonno associati a uno o più sintomi diurni come affaticamento, deterioramento cognitivo o disturbi dell'umore. Diverse revisioni sistematiche hanno riportato l'associazione tra breve durata del sonno e un significativo aumento della mortalità.

Effetto clinicamente positivo dell'estratto di Ashwagandha

Gli agenti farmacologici comunemente usati per contrastare l'insonnia sono agonisti dei recettori delle benzodiazepine, antidepressivi sedativi, antistaminici sedativi, agonisti dei recettori della melatonina e antagonisti dei recettori dell'orexina. Tuttavia, la maggior parte di questi farmaci disponibili potrebbe sviluppare dipendenza e/o effetti avversi. Quindi, le terapie complementari e alternative quali il massaggio, la musicoterapia, l'aromaterapia, l'agopuntura e/o la digitopressione e la fitoterapia guadagnano sempre più popolarità nelle opzioni di trattamento dell'insonnia. Una delle terapie a base di erbe attualmente sotto esame per l'insonnia è la Withania somnifera, comunemente conosciuta come Ashwagandha. È una pianta medicinale utilizzata da millenni nella medicina ayurvedica indiana che sta acquisendo una grande popolarità anche nei paesi occidentali, tant'è che sono in crescita anche gli studi preclinici e clinici che valutano la sua efficacia in una serie di condizioni di salute, confermando che l'ashwagandha ha un'ampia gamma di applicazioni terapeutiche potenziali. Le radici delle piante sono considerate la parte più importante di tutta la pianta, in quanto sono ricche di molecole bioattive, soprattutto di withanolidi, che sono responsabili della loro proprietà medicinale. Ma i withanolidi potrebbero non essere coinvolti nella promozione del sonno. Infatti, uno studio recente ha scoperto che il trietilenglicole (TEG) è responsabile del sonno nei topi. Tuttavia, gli studi sull'effetto dell'Ashwagandha relativo all'insonnia nell'uomo sono limitati. Una recente revisione sistematica e metanalisi (1), ha raccolto e valutato gli studi condotti sull'uomo riguardanti gli effetti dell'ashwagandha sul sonno. In questa revisione, sono stati inclusi cinque studi con 400 partecipanti, con solo uno studio sugli adulti anziani. La metanalisi ha rivelato l'evidenza di un effetto clinicamente positivo dell'estratto di Ashwagandha rispetto al placebo nel migliorare il sonno. Un piccolo ma significativo miglioramento del sonno complessivo è stato osservato (Differenza media standardizzata -0,59; 95% Intervallo di confidenza -0,75 a -0,42; I2 = 62%). Gli effetti sono stati più evidenti negli adulti con diagnosi di insonnia, con dose di trattamento > 600 mg/giorno e durata del trattamento > 8 settimane. È stato, inoltre, trovato che l'estratto di Ashwagandha ha migliorato significativamente oltre ai sintomi del sonno anche quelli dello stress e ansia ma nessun effetto significativo sulla qualità della vita. In termini di sicurezza, la segnalazione di eventi avversi era limitata a effetti collaterali minori. Pertanto, l'estratto di Ashwagandha sembra essere relativamente sicuro per l'uso nel miglioramento del sonno. Tuttavia, sarebbero necessari più dati sulla sicurezza per valutare l'uso a lungo termine e rendere più solidi questi promettenti risultati.


Eugenia Gallo CERFIT, AOU Careggi, Firenze

Fonti

PLoS One. 2021 Sep 24;16(9):e0257843.

TAG: SONNO, DISTURBI DEL SONNO, ALTERAZIONI DEL SONNO

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