Emicrania, vitamine gruppo B utili nella gestione sintomi e prevenzione
L'emicrania è la forma di mal di testa più comune. Si presenta con un dolore acuto o pulsante che solitamente inizia nella parte anteriore o su un lato della testa. L'attacco può salire di intensità, estendersi alla regione frontale, coinvolgendo la fronte e le tempie. Può durare poche ore o persino giorni, con sintomi variabili da soggetto a soggetto, che possono essere in molti casi insopportabili: dolore pulsante, nausea, vomito, sensibilità alla luce e ai suoni. Talvolta l'emicrania è preceduta da alcuni segnali, come lampi di luce o formicolio alla gamba o al braccio. Il soggetto colpito da emicrania deve spesso ricorrere al riposo completo in un ambiente tranquillo, isolato e buio.
I nutrienti possono integrare la dieta per prevenire e/o migliorare l'emicrania: ecco quali sono
Secondo alcuni studi, l'emicrania è una condizione neurovascolare comune che può essere collegata all'iperomocisteinemia. In questo contesto, le vitamine che riducono l'omocisteina (vitamina B6-folato-vitamina B12) possono rivelarsi utili nella gestione-profilassi dell'emicrania. Alcuni piccoli lavori forniscono dati sulla possibile riduzione dell'insorgenza di emicrania a seguito della somministrazione di vitamine. Tale supplementazione può essere interessante poiché, se i meccanismi della patogenesi dell'emicrania non sono completamente chiari, alcuni ricercatori hanno rivelato deficit di energia cerebrale negli emicranici. E poiché la glicolisi è il principale processo di produzione di energia nel cervello, i mitocondri possono svolgere un ruolo importante nella patogenesi dell'emicrania, così come la supplementazione di sostanze implicate nella produzione di energia (ATP). I nutrienti che possono essere considerati per integrare la dieta per prevenire e/o migliorare l'emicrania sono riboflavina, tiamina, ioni di magnesio, niacina, carnitina, coenzima Q10, melatonina, acido lipoico, piridossina (vitamina B6), acido folico e cobalamina (vitamina B12). Possono integrare una dieta normale e sana, che dovrebbe essere adattata alle esigenze individuali determinate principalmente dalla costituzione fisiologica di un organismo. Questi alimenti sono da considerarsi nella terapia di prevenzione dell'emicrania, ma senza una forte evidenza di supporto. L'emicrania è definita cronica quando presenta sintomi per almeno 15 giorni al mese per tre mesi successivi. Le donne hanno tre volte più probabilità di avere emicranie. Nei casi di maggiore gravità è bene ricorrere alle cure del medico, evitando l'uso di farmaci in maniera incontrollata.
Integrazione di B6, folati e B12 in capsule: preparazione galenica
Una revisione sistematica della letteratura ha valutato come l'integrazione di B6, folati e B12 (da soli o come terapie aggiuntive) possa aiutare nella gestione dei sintomi e insorgenza degli attacchi emicranici. Sono stati registrati benefici significativi per l'uso della sola B6, in combinazione con folato e in combinazione con folato e B12 nella profilassi dell'emicrania con aura negli adulti rispetto al placebo. I dati limitati per la profilassi dell'emicrania senza aura, nei bambini e negli adulti impediscono l'estrazione di conclusioni sicure. Nel complesso, è stato indicato un potenziale effetto benefico relativo alla somministrazione di B6, folato e/o B12 nella profilassi dell'MA negli adulti.
Esempio formulativo Capsule Materiali: bilancia, mortaio, pestello, incapsulatrice, cappa aspirante per polveri Acido Folico 5mg Vitamina B6 80mg Vitamina B12 400 ìg Eccipiente qb Allestire una polvere titolata di vitamina B12 (esp: 100 ìg /g di Eccipiente) miscelando la vitamina b12 con l'eccipiente che utilizzeremo per il riempimento delle capsule, al fine di permettere una pesata significativa nella bilancia con precisione al milligrammo. Quindi, nel mortaio, miscelare accuratamente la vitamina B6, l'acido folico e la polvere titolata di vitamina B12. In cilindro graduato, precedentemente avvinato con l'eccipiente, valutare la quantità di eccipiente da aggiungere per soddisfare il volume delle capsule utilizzate. Mescolare quindi accuratamente le polveri nel mortaio ed eventualmente ri-valutare con cilindro. Procedere al riempimento delle capsule ed ai relativi controlli di qualità delle stesse (uniformità di massa, rapporto peso ipotetico-peso reale, tenuta del confezionamento e della capsula, numero delle capsule) Si può pensare di allestire la formulazione anche in veicolo sospendente. Le attuali basi pronte per sospensione hanno dimostrato una stabilità della sospensione per 90 giorni. Da valutare con il medico prescrittore la possibilità di utilizzare anche altre forme di acido folico (come il metilfolato di calcio), con profilo di assorbimento migliore. Per queste preparazioni, è stato mostrato un profilo di sicurezza complessivamente rassicurante, con gli eventi avversi gastrointestinali che sono stati i più comuni. L'ingestione di megadosi (> 500 mg/die) di piridossina può causare neuropatia periferica.
Oltre all’impiego nelle terapie sistemiche, la diosmina può essere allestito in crema come sospensione, offrendo un’opzione galenica utile per applicazioni locali su prescrizione medica
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