Insonnia
05 Luglio 2024La niaprazina, antagonista dei recettori H1 dell'istamina, per le sue proprietà sedative e ipnotiche è utilizzata nel trattamento dell'agitazione psicomotoria e, conseguentemente, nell’insonnia del bambino.

Quando si è tentato di tutto per gestire l’insonnia, un’ulteriore carta da giocarsi può essere la niaprazina. La niaprazina è un antagonista dei recettori H1 dell'istamina che, per le sue proprietà sedative ed ipnotiche, è utilizzata nel trattamento dell'agitazione psicomotoria e, conseguentemente, nell’insonnia del bambino.
Commercializzata negli anni ’70 con il nome commerciale di Nopron, divenne poi introvabile a seguito di irregolarità produttive dell’azienda produttrice. Ma la sicurezza ed efficacia del farmaco non è mai stata messa in dubbio: e proprio a fronte di queste considerazioni, può essere preparata nel laboratorio galenico.
L’insonnia causa pesanti ripercussioni nella vita di tutti i giorni ed impatta negativamente nella via familiare. Quando i sintomi si manifestano in tenera età tali disturbi si possono distinguer in due categorie: insonnia primaria o secondaria ad utilizzo di medicinali o patologie neurologiche o psichiatriche.
Per aiutare i piccoli a riposar meglio, come prima linea di intervento vengono solitamente attuati approcci comportamentali; se anche questi falliscono, si può cercare soluzione nella niprazina.
La niaprazina viene assorbita rapidamente dal tratto gastrointestinale ed il picco di concentrazione plasmatica viene raggiunto 30-90 minuti dopo somministrazione orale. L'emivita plasmatica di eliminazione risulta di 4-5 ore: tale caratteristica permette, normalmente, un risveglio senza fenomeni di hangover.
La niaprazina viene somministrata per via orale in soluzioni allo 0,3% (3mg/ml), o ad altre concentrazioni scelte d’accordo con il pediatra al fine di facilitare il dosaggio e somministrazione. La posologia, secondo uno studio di Ottaviano e Cortesi, si attesta a 1mg/kg di peso corporeo.
Esempio formulativo
Materiali: agitatore magnetico, piastra riscaldante, becher
Niaprazina 0,20 g
Acido tartarico 0,060 g
Nipagina 0.1g
Dolcificante e aroma qb
Acqua q.b a 100 g
Portare l’acqua all’ebollizione, quindi sciogliervi la nipagina. Dopo raffreddamento solubilizzare l’acido tartarico e la niaprazina in una piccola porzione di acqua lasciando in agitazione fino a completa dissoluzione. Aggiungere infine eventuali dolcificante ed aroma.
Confezionare in flacone di vetro scuro.
La niprazina organoletticamente risulta molto amara, da cui la possibilità e necessità di utilizzare sostanze volte a correggere il sapore della soluzione finale.
La soluzione, o lo sciroppo, dovranno essere limpidi, privi di insolubilizzazioni e con il pH e volume (o peso) corretto. La niaprazina può indurre sonnolenza diurna, altri possibili effetti avversi risultano essere generici “malesseri” accompagnati da ipotonia o ipertonia e sintomi vertiginosi: tali effetti si possono manifestare soprattutto in corrispondenza della prima assunzione o di dosaggi elevati.
Il farmaco risulta controindicato nei lattanti con età inferiore a 6 mesi.
Fonti
Rev Neurol. 2014 Jan 1;58(1):35-42. Pediatric insomnia: clinical, diagnosis, and treatment. Miano S1, Peraita-Adrados R.
Pediatr Clin North Am. 2004 Feb;51(1):33-50, vi. Childhood insomnia: why Chris can't sleep. Glaze DG1.
Prog Neuropsychopharmacol Biol Psychiatry. 1988;12(6):989-1001. Molecular pharmacology of niaprazine. Scherman D1, Hamon M, Gozlan H, Henry JP, Lesage A, Masson M, Rumigny JF.
Paediatr Drugs. 2002;4(6):391-403. Insomnia in children: when are hypnotics indicated? Younus M1, Labellarte MJ.
Childs Nerv Syst. 1991 Oct;7(6):332-5. The effect of niaprazine on some common sleep disorders in children. A double-blind clinical trialby means of continuous home-videorecorded sleep. Ottaviano S1, Giannotti F, Cortesi F.
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