Industria farmaceutica
19 Maggio 2025La multinazionale Roche mette in dubbio i piani di investimento su suolo americano annunciati se entrerà in vigore il provvedimento sui prezzi: potrebbe compromettere i piani di investimento da 50 miliardi di dollari annunciati
L’ordine esecutivo firmato dal presidente statunitense Donald Trump, che impone ai produttori di farmaci di allineare i prezzi a quelli di altri Paesi ad alto reddito, potrebbe compromettere i piani di investimento da 50 miliardi di dollari annunciati da Roche negli Stati Uniti. A dichiararlo è la stessa azienda in una nota diffusa a mezzo stampa pochi giorni fa e riportata dall’agenzia Reuters.
il gruppo farmaceutico svizzero ha affermato che “se l’ordine dovesse entrare in vigore, la capacità di Roche di finanziare i significativi investimenti previsti negli Stati Uniti sarà messa in discussione”. L’azienda farmaceutica ha comunque precisato di non aspettarsi impatti sull’attività nel 2025 e ha confermato l’intenzione di proseguire il dialogo con l’amministrazione Trump e il Congresso.
Lo scorso aprile, la società aveva annunciato un piano quinquennale che prevedeva oltre 12.000 nuove assunzioni nel Paese. Roche è tra le aziende, insieme a Eli Lilly, Johnson & Johnson e Novartis, che hanno promesso investimenti rilevanti negli USA in risposta alla spinta di Trump per rilocalizzare nel domestic la produzione farmaceutica.
Novartis, anch’essa con sede in Svizzera, ha fatto sapere con una nota a Reuters che per il momento non modificherà la propria strategia, ma ha sottolineato l’urgenza di riforme strutturali, come la riduzione del potere dei Pharmacy Benefit Managers (PBM), intermediari criticati per l’aumento dei prezzi in USA. Negli Stati Uniti, infatti, i prezzi dei farmaci sono influenzati da complesse negoziazioni tra case farmaceutiche, assicurazioni e PBM. Al contrario, in Europa i costi sono calmierati da sistemi sanitari pubblici che trattano direttamente con i produttori. L’amministrazione Trump ha inoltre più volte minacciato dazi sui farmaci importati e sta conducendo un’indagine per giustificarli con motivazioni legate alla sicurezza nazionale.
Fonte
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
08/06/2025
Fabio Faltoni è il nuovo Presidente di Confindustria Dispositivi Medici, con un forte background in ingegneria clinica e sanità digitale, raccoglie il testimone da Nicola Barni
A cura di Redazione Farmacista33
06/06/2025
Durante il Forum Nazionale Pharma della Società Italiana di Farmacologia sono stati consegnati i premi a 10 giovani ricercatori che hanno presentato innovativi progetti di ricerca...
A cura di Redazione Farmacista33
06/06/2025
Shionogi annuncia un importante cambio nella propria leadership europea: Andrea Pitrelli assumerà il ruolo di General Manager per la Spagna
A cura di Redazione Farmacista33
04/06/2025
Il Gruppo biofarmaceutico internazionale Chiesi continua a rafforzare il proprio ruolo come Società Benefit e B Corp certificata, ponendo la sostenibilità al centro della strategia industriale e...
A cura di Redazione Farmacista33
©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)