Farmacisti
13 Febbraio 2020"Ho l'asma e faccio sport" è il titolo della nuova campagna social per sostenere il ruolo dell'attività fisica nei pazienti per una migliore gestione dell'asma. Ideata dall'Associazione Respiriamo insieme, con lo scopo di interagire con le Istituzioni (politiche, sportive e dell'istruzione e dello spettacolo) e con la crescente popolazione di asmatici attraverso i canali web e social.
Simona Barbaglia, presidente dell'Associazione Respiriamo insieme e ideatrice della campagna, spiega come si articola il progetto: «Siamo molto soddisfatti della risposta delle Istituzioni e dei Patrocini ottenuti attraverso i quali promuovere la Campagna. Chiediamo a ciascuno di dedicare un contributo postando sui propri canali social il messaggio #HolAsmaEFaccioSport: un invito per i pazienti con asma a non limitarsi, a iniziare a fare attività fisica. Avremo poi il piacere di raccogliere tutti i contributi più espressivi e significativi che verranno raccolti e inseriti in un video in occasione della Giornata mondiale dell'asma del prossimo 6 maggio».
«Lo sport deve essere inteso come momento di salute e socializzazione - continua Barbaglia - e va rifiutato l'atteggiamento per cui attività fisica e sportiva rappresentano spesso un ostacolo per il paziente di qualsiasi età. Spesso lo sport è di fatto, per l'asmatico sia esso bambino o adulto, un obiettivo non raggiunto».
«È dimostrato che il controllo dell'asma è tanto migliore quanto maggiore è l'attività fisica svolta - precisa Gianna Camiciottoli, pneumologa, specialista Malattie dell'apparato respiratorio -. L'esercizio fisico regolare si associa a un minor declino annuale della funzione respiratoria. Questi benefici sono dimostrati sia in giovani asmatici che in pazienti adulti con una storia più lunga di asma. La consapevolezza di poter affrontare un esercizio fisico strutturato e quindi un'attività sportiva comporta l'uscita dall'isolamento in cui spesso si trova il paziente con sintomi respiratori, la crescita dell'autostima, soprattutto nei pazienti più giovani, l'accettazione della malattia e una maggior consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti».
Anche coloro che sono affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) possono trarre vantaggi nel praticare attività fisica: «Praticare sport spesso rappresenta il primo step di un cambiamento dello stile di vita finalizzato alla prevenzione e alla gestione delle patologie croniche - spiega Ilaria Baiardini, psicologa e psicoterapeuta -. I risultati di numerosi studi mostrano come svolgere in maniera regolare un'attività sportiva, anche a basso impatto, migliori l'interazione sociale, aumenti il senso di controllo, l'autostima, il livello di consapevolezza: si tratta di fattori psicologici che favoriscono sia l'adattamento a una malattia cronica come l'asma, sia la sua gestione a lungo termine».
Per aderire alla campagna e per avere maggiori informazioni, consultare il sito:holasmaefacciosport.it
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