Farmaci anti-Covid venduti online, Nas oscura 11 siti: si conferma trend del mercato illecito via web
I Nas oscurano 11 siti web che pubblicizzavano e vendevano illegalmente farmaci contro il Covid il cui uso non è autorizzato in Unione europea. Il ministro Speranza: "tenere alta l'attenzione"
Clorochina, antivirali come il ribavirin e il daclatasvir, antibiotici e antinfiammatori il cui uso nei casi di Covid-19 è ancora in studio e sui i regolatori hanno posto il veto all'uso in Ue, ma soprattutto tutti soggetti a obbligo di prescrizione, nonché vendibili solo in farmacia da parte di farmacista abilitato. Questi farmaci promossi e venduti su siti web che sono stati oscurati dai Nas con 11 provvedimenti "d'inibizione all'accesso" nell'ambito di una mirata operazione di vigilanza telematica contro il cybercrime farmaceutico.
Siti su server esteri con gestori non individuabili
I militari della Sezione analisi del Reparto operativo del Comando Carabinieri per la Tutela della salute, si legge nella nota ufficiale, hanno dato esecuzione a 11 provvedimenti di oscuramento emessi dalla Direzione generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Dicastero nei confronti di altrettanti siti web collocati su server esteri e con riferimenti di gestori non individuabili, sui quali venivano effettuate la pubblicità e l'offerta in vendita, anche in lingua italiana, di svariate tipologie di medicinali che, in questi mesi, sono stati a vario titolo collegati all'emergenza pandemica da Covid-19. «È importante tenere alta l'attenzione sulla sicurezza dei farmaci e sulla loro regolare distribuzione - è il commento del ministro della Salute, Roberto Speranza -. Per questo voglio ringraziare i Nas, Comando Carabinieri per la Tutela della salute, per l'operazione, condotta in sintonia con il Ministero della Salute, di oscuramento di numerosi siti web che pubblicizzavano e vendevano in modo illegale presunti medicinali anti Covid-19. Su farmaci e terapie dobbiamo fidarci della serietà e competenza dei nostri professionisti sanitari e del Ssn».
Oltre a una serie di farmaci recanti varie indicazioni terapeutiche e soggetti a obbligo di prescrizione, nonché vendibili solo in farmacia da parte di farmacista abilitato, i Carabinieri del Nas hanno individuato l'offerta in vendita di medicinali asseritamente contenenti principi attivi soggetti a particolari restrizioni d'uso e specifiche indicazioni d'impiego in relazione all'infezione da Sars-COV-2 come, soprattutto, gli antimalarici clorochina e idrossiclorochina, per i quali l'Aifa in data 22 dicembre 2020 ha pubblicato una scheda aggiornata contenente elementi utili a orientare la prescrizione e a definire un rapporto tra benefici e rischi sul singolo paziente, e gli antivirali lopinavir/ritonavir, di cui la medesima Agenzia regolatoria ha sospeso l'utilizzo off label al di fuori degli studi sperimentali clinici. Presenti, sulle vetrine virtuali dei siti individuati, anche l'antivirale ribavirin, per il quale è stato autorizzato l'uso compassionevole limitatamente a pazienti ospedalizzati con difficoltà respiratorie legate al Covid-19, l'antibiotico azitromicina, rispetto al quale l'Aifa ha diramato una scheda che offre elementi necessari per una corretta prescrizione e per valutare il rapporto tra benefici e rischi sul paziente, nonché l'antinfiammatorio colchicina, oggetto di uno studio sperimentale nel trattamento del Covid-19. I militari si sono imbattuti anche in altri medicinali contenenti rispettivamente l'antinfiammatorio indometacina, la cui assunzione fuori stretto controllo medico può cagionare gravissimi effetti collaterali, e l'antivirale daclatasvir, offerto in rete nonostante l'Ema, a seguito del mancato rinnovo dell'autorizzazione all'immissione in commercio deciso dal titolare, ne abbia vietato l'uso in tutta l'Unione europea".
Mercato illegale online si conferma fonte di commercio e approvvigionamento farmaci
Si conferma, anche agli inizi del 2021, il trend già rilevato nel corso del 2020 del mercato virtuale veicolato dalla rete internet quale "importante fonte di commercio e approvvigionamento di farmaci ad uso umano, molto spesso non autorizzati, con claim accattivanti e asseritamente vantanti proprietà in grado di prevenire e curare diverse patologie, tra cui appunto il Covid-19, che espongono i cittadini a gravissime conseguenze per la salute".
Mercato facilmente accessibile e alla portata di tutti. Informare cittadini
I Nas segnalano che è particolarmente a rischio un'ampia parte di utenti che consulta liberamente il surface web, ovvero la parte "in chiaro" e indicizzata della rete agevolmente accessibile e alla portata di tutti, che maggiormente si presta a raggiungere una platea pressoché illimitata di persone costituendo, quindi, un grave fattore di pericolo rispetto al potenziale acquisto e alla conseguente incontrollata assunzione di farmaci di dubbia provenienza e distribuiti al di fuori dei canali e delle modalità autorizzate, che non rispettano i rigorosi standard di qualità, sicurezza ed efficacia previsti dalle vigenti disposizioni. È, dunque, più che mai opportuno rinnovare l'invito ai cittadini ad attenersi solo alle indicazioni fornite dagli Organi ufficialmente preposti, consultando i relativi siti istituzionali e diffidando della presenza di offerte sul web di farmaci non autorizzati, nonché ricordare che, secondo la rigorosa normativa italiana, i "medicinali con obbligo di prescrizione" non possono essere venduti attraverso internet e che l'offerta in vendita e la pubblicità dei "medicinali senza obbligo di prescrizione" (SOP/OTC) possono essere effettuate on line solo attraverso i siti di farmacie ed esercizi espressamente autorizzati secondo quanto previsto dal decreto legislativo 24 aprile 2006 n. 219, il cui elenco è consultabile sul sito del Ministero della Salute (www.salute.gov.it), riconoscibili attraverso il previsto Logo identificativo nazionale che deve essere chiaramente visibile su ciascuna pagina del sito web dedicata ai medicinali.
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A cura di Redazione Farmacista33
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