Morbo di Parkinson, sintomi precoci intercettati da dispositivi wearable
Secondo una nuova ricerca i dispositivi wearable come gli smartwatch possono identificare i soggetti con malattia di Parkinson in fase iniziale
Secondo una nuova ricerca, pubblicata sul Virtual International Congress of Parkinson's Disease and Movement Disorders 2021, i dispositivi wearable, come gli smartwatch, possono identificare i soggetti con malattia di Parkinson (PD) in fase iniziale. Lo studio WATCH-PD è uno dei primi studi multicentrici, prospettici e longitudinali sui marcatori digitali in pazienti con PD in fase iniziale non trattata. Sono stati arruolati, per 12 mesi, 132 individui dai 17 centri del Parkinson's Study Group, di questi 82 erano soggetti con PD iniziale non trattato e 50 soggetti sani. Ai partecipanti sono stati forniti di smartwatch e smartphone e tutti sono stati sottoposti in clinica a valutazioni motorie e cognitive, al basale e ai mesi 1, 3, 6, 9 e 12, a casa a compiti bisettimanali che valutavano l'umore, l'affaticamento, nonché le prestazioni cognitive.
Confronto tra valutazione del touch e misure tradizionali
I risultati dello studio mostrano chiare differenze in un'attività di tocco delle dita nel gruppo PD rispetto al gruppo di controllo. Il numero medio di tocchi in 20 secondi per la mano dominante è stato di 103,7 per la coorte PD vs 131,9 per la coorte controllo. Tali misurazioni sono state associate a "misure tradizionali", come la scala di valutazione della malattia di Parkinson unificata dalla Movement Disorder Society (MDS-UPDRS). I risultati (vedi figura) mostrano che i punteggi totali e singoli di tale scala erano significativamente migliori per il gruppo controllo rispetto al gruppo PD (punteggi più bassi sono migliori). Allo stesso modo, il gruppo controllo ha ottenuto risultati migliori rispetto al gruppo PD sul Montreal Cognitive Assessment (MoCA), con punteggi più alti che mostrano prestazioni migliori sulla scala da 0 a 30 (rispettivamente 28,1 vs 27,6). In futuro, i dispositivi come quelli utilizzati in questo studio potrebbero fornire misurazioni oggettive, riducendo la variabilità soggettiva nella valutazione dei movimenti, e aiutare i medici a monitorare a distanza la condizione della malattia di Parkinson dei loro pazienti condizioni e la risposta alla terapia.
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A cura di Redazione Farmacista33
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