Rinnovo in Dpc: trattativa in Emilia-Romagna. FarmacieUnite: farmacie penalizzate
È in corso una trattativa tra farmacie e regione Emilia Romagna per il rinnovo del protocollo d'intesa con le farmacie sui servizi e distribuzione per conto
Nella trattativa in corso in Emilia-Romagna per il rinnovo del protocollo d'intesa con le farmacie sui servizi e in particolare sulla distribuzione per conto, la Regione propone un allargamento della lista dei farmaci in Dpc e, secondo Farmacieunite, associazione indipendente di titolari di farmacia, è una scelta che andrebbe a pesare negativamente sul fatturato delle farmacie della regione, anche a fronte di un passaggio di alcuni farmaci dalla diretta alla Dpc, di una revisione del compenso e di un impegno ad ampliare la farmacia dei servizi. Farmacieunite, si apprende da comunicato ha inviato alla Regione un riscontro sulle proposte chiedendo "un riconoscimento economico immediato e certo che ricada su tutte le farmacie" necessario "poter aderire alla proposta".
La nuova distribuzione causa disagi a farmacie e clienti
La Regione, spiega l'associazione, "ritiene indispensabile procedere ad un sostanziale piano di risparmio che include la spesa farmaceutica" e ha proposto un allargamento della lista dei farmaci in Dpc inserendo quelli per disturbi delle vie respiratorie: "1.240.000 pezzi (dato 2022) che pesano per oltre 50 milioni di euro sul fatturato delle farmacie della regione, una perdita media annua di oltre 5000 euro per farmacia. A fronte di questo, la Regione ha proposto di spostare dalla distribuzione diretta (farmacie ospedaliere e servizi farmaceutici delle ASL) alla DPC circa 650.000 confezioni di farmaci in tre anni, un aumento di 37 centesimi per l'erogazione in DPC solo alle farmacie rurali a basso fatturato, portando il compenso a euro 4,25 a pezzo che resta il più basso a livello nazionale. Inoltre, la Regione si impegnerebbe ad ampliare e a potenziare la farmacia dei servizi prevedendo nuove prestazioni a carico del servizio sanitario regionale e, in prospettiva futura, a semplificare il regolamento della distribuzione per conto".
Per Stefano Ferretti, referente regionale di FarmacieUnite ci sono "fortissime criticità" e ne spiega i motivi: "In primo luogo perché il danno economico dovuto al trasferimento in DPC dei farmaci respiratori metterebbe seriamente a rischio la sostenibilità economica soprattutto delle farmacie più deboli, in secondo luogo il prospettato trasferimento dalla distribuzione diretta alla DPC è insignificante, così come irrilevante è l'aumento del compenso". Altro aspetto evidenziato da Farmacieunite è il costo nella dispensazione delle ricette in DPC, che non tiene conto del tempo almeno quattro volte maggiore rispetto alla dispensazione in "convenzionata", ed un carico di adempimenti tecnici e burocratici insostenibile a fronte della tariffa prevista. "E' stato poi prospettato un incremento dei servizi che potrebbe portare vantaggi alle farmacie più grandi ed organizzate, mentre le farmacie con un bacino di utenza limitato difficilmente potrebbero recuperare gli investimenti necessari per attivare i nuovi servizi - osserva ancora Ferretti, il quale annuncia disagi anche all'utenza: "Con l'allargamento della lista in distribuzione per conto i pazienti che necessitano di farmaci di ampio utilizzo sarebbero costretti a recarsi più volte in farmacia, con i conseguenti costi sociali che ne deriverebbero".
Farmacieunite chiede lista unica nazionale dei farmaci per Dpc
"Per poter aderire alla proposta - si legge nella proposta di Farmacieunite - è necessario un riconoscimento economico immediato e certo che ricada su tutte le farmacie ed un sistema che stimoli ed incentivi la realizzazione di quanto promesso dalla Parte Pubblica in merito alle tre direttrici: diminuzione effettiva della distribuzione diretta; sviluppo dei servizi e semplificazione procedurale DPC". Inoltre, l'incremento del compenso DPC dovrebbe portare l'Emilia-Romagna almeno ad avvicinarsi alla media dei compensi a livello nazionale". Il presidente nazionale di Farmacieunite, Federico Conte, ritiene indispensabile approvare al più presto una lista unica nazionale dei farmaci erogabili Dpc determinata da Aifa; definire un compenso unico per le farmacie da stabilire in sede di rinnovo della "convenzione farmaceutica" nazionale; ritiene inoltre indispensabile l'aumento al corrispettivo proposto per la DPC allineandolo alla media nazionale e la revisione del regolamento della "distribuzione per conto" accogliendo le proposte di modifica già avanzate".
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A cura di Simona Zazzetta
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