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18 Marzo 2024 Il 18 marzo ricorre la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di coronavirus. Tra le vittime molti operatori sanitari: medici, farmacisti, infermieri, Oss
La pandemia di coronavirus è una pagina dolorosa della storia recente, la memoria collettiva ne è uscita segnata, tuttavia, va ricordato come lo sforzo sinergico e solidale di Istituzioni, personale sanitario, volontari e società civile, abbia consentito di arginare un nemico intangibile all'insegna di una rinascita globale. È il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di coronavirus che ricorre il 18 marzo.
La memoria collettiva è segnata: ricordare lo sforzo di tutti
La Giornata, ha detto Mattarella “richiama l'attenzione della nostra comunità sulla terribile prova affrontata in occasione della pandemia e costituisce occasione di vicinanza ai familiari dei tanti deceduti a causa della pervasiva diffusione del Covid-19. Pagina dolorosa della storia recente del nostro Paese e del mondo intero, la crisi è suonata terribile esperienza delle sfide di fronte alle quali può trovarsi l'umanità e di come solo una risposta coordinata a livello globale sia stata in grado di farvi fronte, con l'accelerazione nella messa in opera delle più recenti scoperte della ricerca in cui protagonista è stata l’Unione europea".
"La memoria collettiva ne è uscita segnata ed è giusto, tuttavia, ricordare come lo sforzo sinergico e solidale delle Istituzioni ad ogni livello, del personale sanitario, dei volontari e società civile, abbia consentito di arginare un nemico intangibile all'insegna di una rinascita globale. In questa Giornata la Repubblica - conclude Mattarella - commemora le vittime dell'epidemia e rinnova sentimenti di profondo cordoglio a tutti i familiari".
Tra le vittime tanti operatori sanitari
"Oggi ricordiamo le persone che hanno perso la vita a causa del Covid - sottolinea il ministro della Salute Orazio Schillaci. - Un ricordo che non si esaurisce in questa Giornata, ma portiamo con noi ogni giorno perché non dimentichiamo chi è deceduto a causa del virus e la sofferenza delle loro famiglie. E non dimentichiamo che tra le vittime della pandemia ci sono stati anche operatori sanitari. Non ringrazieremo mai abbastanza medici, infermieri, operatori sociosanitari, farmacisti e volontari che hanno lottato contro il virus e hanno assistito e curato i malati fino allo stremo delle forze. Le immagini dei camion di Bergamo che 4 anni fa trasportavano bare hanno lasciato un segno indelebile e sono di continuo monito e sprone nelle attività che ci vedono impegnati”.
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