Politica e Sanità
02 Aprile 2025Consentire il ritiro, presso le farmacie territoriali, di quei farmaci e dispositivi medici al momento disponibili solo nelle farmacie ospedaliere è la richiesta che arriva con un'interrogazione del Partito democratico alla Giunta regionale dell'Emilia-Romagna
Valutare la possibilità di una revisione del sistema di distribuzione dei farmaci, spostando quelli attualmente disponibili solo nelle farmacie ospedaliere anche nelle farmacie di comunità. È questa la richiesta avanzata alla giunta regionale dell’Emilia-Romagna dalla consigliera del Partito Democratico Anna Fornili, attraverso un’interrogazione sottoscritta da altri 16 colleghi del gruppo. I consiglieri evidenziano come l’attuale sistema, che vincola il ritiro di numerosi farmaci e dispositivi medici alle sole farmacie ospedaliere, comporti disagi significativi per i cittadini, specialmente per coloro che vivono in aree montane o periferiche. Tra le criticità segnalate ci sono i costi aggiuntivi di trasporto, il tempo impiegato per il ritiro e le difficoltà logistiche che pesano in particolare sulle persone più fragili.
Richiamando la normativa vigente e l’accordo regionale tra l’Emilia-Romagna e le farmacie territoriali, l’interrogazione sottolinea come durante la pandemia le farmacie di comunità abbiano dimostrato di poter garantire una distribuzione efficiente e capillare dei farmaci, contribuendo a ridurre la pressione sulle strutture ospedaliere. Un modello che, secondo i firmatari, potrebbe essere ripreso e potenziato anche nell’attuale contesto socio-economico.
Secondo i promotori dell’iniziativa, l’attuale sistema di distribuzione farmaceutica esclusivamente ospedaliera risulta penalizzante, soprattutto in un periodo segnato dalla crisi economica ed energetica. Inoltre, diverse segnalazioni, tra cui quelle di Federfarma Reggio Emilia, sottolineano la necessità di ampliare la distribuzione attraverso le farmacie di comunità. Questa soluzione, spiegano i consiglieri, permetterebbe non solo di migliorare l’accessibilità ai farmaci, ma anche di ottimizzare la gestione delle risorse pubbliche e ridurre gli sprechi.
L’interrogazione chiede quindi alla giunta regionale di chiarire quali azioni intenda intraprendere per rafforzare la sanità di prossimità e se vi sia la volontà di rivedere il sistema attuale, affidando alle farmacie territoriali un ruolo più centrale nella distribuzione dei farmaci oggi riservati alle strutture ospedaliere.
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
15/10/2025
Dal fisco alla sanità, il governo definisce le priorità della legge di bilancio da 18 miliardi. Illustrati in Consiglio dei ministri, i contenuti della Manovra 2026,attesa per venerdì...
A cura di Redazione Farmacista33
10/10/2025
Le strutture private di Specialistica Ambulatoriale e Laboratori accreditate e non al Ssn chiedono modifiche al Ddl Semplificazioni: "Prima di ampliare i servizi in farmacia, serve un riordino del...
A cura di Redazione Farmacista33
09/10/2025
L’Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità Privata esprime forte preoccupazione per l’approvazione in Senato del Disegno di legge Semplificazioni che amplia prestazioni...
A cura di Redazione Farmacista33
09/10/2025
Federfarma Arezzo denuncia il fallimento della sperimentazione della Farmacia dei Servizi in Toscana: fondi limitati fino a fine 2025 e solo due servizi attivati, lontani dagli standard nazionali,...
A cura di Redazione Farmacista33
©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)